Tenendo in considerazione la recente entrata e propagazione della peste suina africana (PSA) nella popolazione dei cinghiali dell'Unione Europea e che la peste suina classica (PSC) si mantiene ricorrente, la vigilanza specifica è di somma importanza per il rilevamento precoce. L'introduzione di entrambe le malattie normalmente è accompagnata da una maggior incidenza di soggetti trovati morti. Pertanto, i cinghiali cacciati sono il principale obiettivo della vigilanza passiva.
Tuttavia, allentare la presentazione delle informative ed il prelievo di campioni da parte dei cacciatori è difficile. Però questi problemi potrebbero in parte essere risolti mediante un approccio pragmatico dei campionamenti. Per questa ragione, si valutò l'applicabilità di 3 tamponi differenti di sangue secco/semi-secco (tampone di cotone, tampone fioccato e tampone ufficiale forense) per la dignostica molecolare della peste suina. Dopo l'estrazione degli acidi nucleici utilizzando sistemi manuali ed automatizzati, questi campioni furono analizzati mediante qPCR. I risultati ottenuti a partire dai tamponi o da loro frammenti furono comparati con i risultati generati a partire da sangue con EDTA.
Il rilevamento affidabile di entrambi i patogeni fu possibile mediante qPCR. Si osservarono variazioni nel numero di coppie del genoma, senza variazioni sui risultati qualitativi. In generale, tutti i tamponi si mostrarono adeguati, però il campione forense-ufficiale mostrò leggeri vantaggi, sopratutto in termini di taglio ed il suo successivo stoccaggio. La robustezza del metodo fu confermato per il fatto che differenti metodi di estrazione e protocolli, così come lo stoccaggio a temperatura ambiente non ebbero influenza sul risultato finale. In pratica, i campionamenti potrebbero essere raccomandati, in maniera pragmatica, sui cinghiali cacciati.
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Alternative sampling strategies for passive classical and African swine fever surveillance in wild boar. Anja Petrov, Ulrich Schotte, Jana Pietschmann, Carolin Dräger, Martin Beer, Helena Anheyer-Behmenburg, Katja V Goller, Sandra Blome. Veterinary Microbiology. DOI: 10.1016/j.vetmic.2014.07.030