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Le carcasse di cinghiali (Sus scrofa) fungono da attrazione alla necrofagia e sono un potenziale contaminante sul terreno del virus della Peste Suina Africana

Quale sono le dinamiche per una carcassa di cinghiale morto sul terreno?... Questo studio ha verificato quali tipologie di animali vengono attratti e visitano le carcasse...

11 Aprile 2024
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Obiettivo: ll cinghiale (Sus scrofa) è una specie animale sociale originaria dell'Eurasia. Durante l’ultimo decennio, la popolazione di cinghiali in Estonia è stata gravemente colpita dal virus della peste suina africana (PSA/ ASFV), che ha colpito anche l’allevamento di suini domestici. Le potenziali vie di trasmissione della PSA rimangono poco chiare e sono attualmente oggetto di indagini approfondite. Questo studio pilota mirava a chiarire la frequenza e le caratteristiche dei contatti tra cinghiali vivi e le carcasse dei loro conspecifici, che potrebbero svolgere un ruolo nella trasmissione della PSA. Il contatto degli animali selvatici ed il comportamento del grufolare sulle carcasse di cinghiali è stato studiato utilizzando telecamere da trail in un ambiente sperimentale a Hiiumaa, nell'Estonia occidentale.

Materiali e Metodi: Nel presente studio sono state utilizzate 4 carcasse cacciate legalmente. Questo studio mirava a determinare il cannibalismo intraspecie che avviene con i cinghiali. La persistenza del DNA del virus della PSA nel suolo contaminato da carcasse di cinghiali infette è stata studiata separatamente.

Risultati: Tra le 17 specie faunistiche identificate che hanno visitato le carcasse di cinghiali, il corvo imperiale (Corvus corax) è stato quello più frequente (37,26%), seguito dai cani procione (Nyctereutes procyonoides; 4,25%), cinghiali (3,16%) e volpi rosse (Vulpes vulpes; 2,14%). Per quanto riguarda il contatto diretto con la carcassa, è stata rilevata la stessa classifica delle specie: corvo imperiale (74,95%), cani procione (9,94%), cinghiali (4,21%) e volpi rosse (4,21%). Tra i cinghiali non sono stati notati chiari segni di cannibalismo, anche se era evidente un breve contatto fisico con le carcasse. La persistenza del DNA del virus della PSA nel suolo contaminato da carcasse di cinghiali infette è stata studiata separatamente.

Conclusione: Questo studio ha rivelato che il DNA del virus della PSA proveniente da carcasse infette potrebbe essere rilevato nel suolo delle foreste o dei boschi per periodi prolungati, anche dopo la rimozione delle carcasse. Pertanto, le carcasse dei cinghiali infetti potrebbero svolgere un ruolo importante nella diffusione del virus della peste suina africana nelle popolazioni di cinghiali; pertanto, la rimozione e la disinfezione tempestiva del terreno potrebbero essere considerate necessarie per limitare la diffusione dell'infezione...

Tummeleht Lea, Häkkä Susanna Suvi Siviä, Jürison Margret, Vilem Annika, Nurmoja Imbi, Viltrop Arvo.Wild boar (Sus scrofa) carcasses as an attraction for scavengers and a potential source for soil contamination with the African swine fever virus Front. Vet. Sci., 12 March 2024 Volume 11 - 2024 | https://doi.org/10.3389/fvets.2024.1305643

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