La crescente popolazione di cinghiali ha fatto acquisire a questa specie selvatica un interesse commerciale. I consumatori apprezzano questo tipo di carne per il suo alto valore nutritivo. Nella nostra ricerca abbiamo confrontato la composizione dei grassi di diversi tipi di carne.
Sono stati campionati il lombo di 9 cinghiali cacciati, 9 suini da reddito intensivo e 14 suini incroci di Mora Romagnola, tenuti all'aperto.
Inoltre, abbiamo raccolto campioni di prosciutto e spalla di cinghiale, per identificare quale taglio potesse avere le caratteristiche più favorevoli.
Tutti gli animali provenivano dal Distretto A.O.A.C di Bologna. Il metodo ufficiale 996.06 è stato utilizzato per determinare la composizione lipidica. Infine, è stata eseguita l'analisi statistica.
Secondo i nostri risultati, la carne di cinghiale aveva un contenuto significativamente più basso di acidi grassi, il più alto rapporto PFA: SFA e il più alto contenuto di w-3 ed EPA. L'incrocio Mora Romagnola ha registrato il più alto contenuto di acidi grassi, un valore basso di rapporto PUFA: SFA, come i suini ibridi, ma il valore del rapporto w-6: w-3 era più vicino a quello del cinghiale.
Questa ricerca preliminare suggerisce che la carne di cinghiale ha la composizione di acidi grassi più favorevole e che il suino da incrocio Mora Romagnola potrebbe essere considerato in una posizione intermedia tra cinghiale e suino commerciale.
Occorrono ricerche future per approfondire questi aspetti...
BARBANI R, BONILAURI° P, SANGIORGI° E, MARLIANI G. Fatty acid composition of wild boar (Sus scrofa scrofa) meat compared to commercial hybrid and crossbreed Mora Romagnola swine. A preliminary study Riv Ital Sostanze Grasse. – Vol. 98 (2020) . – p 7-33. – 33 bib ref [Nr. Estr. 8497]