Ricercatori dell'Università Federale di Santa Caterina (Brasile) prelevarono campioni di effluenti dai sistemi di trattamento dei liquami suini che furono analizzati mediante qPCR per determinare la presenza e le quantità di materiale genetico del PCV2.
Cellule ST furono inoculate con i campioni positivi per valutare la vitalità del virus e per la determinazione del genotipo virale. Mensilmente si raccolsero 25 campioni d'acqua proveniente dall'effluente trattato (da Marzo del 2009 a Dicembre 2010).
Il genoma del PCV2 fu identificato mediante qPCR nel 60% dei campioni e tutti i campioni positivi furono capaci di infettare le cellule ST in vitro. I campioni positivi furono genotipizzati ed il 60% di questi erano positivi per entrambi i sierotipi PCV2a e PCV2b, il 20% erano positivi solo per il genotipo 2a e il 20% restante positivi solo per il genotipo 2b.
I risultati di questo studio suggeriscono che questi virus sono capaci di resistere ai trattamenti dei liquami e mostrano la necessità di aggiungere una fase di inattivazione del virus nel sistema di trattamento per garantire la sicurezza della riutilizzazione delle acque reflue.
Viancelli A, Garcia LA, Schiochet M, Kunz A, Steinmetz R, Ciacci-Zanella JR, Esteves PA, Barardi CR. Culturing and molecular methods to assess the infectivity of porcine circovirus from treated effluent of swine manure. Res Vet Sci. 2012 Dec;93(3):1520-4. doi: 10.1016/j.rvsc.2012.02.005