La Sindrome Riproduttiva e Respiratoria dei Suini (PRRS) è un modello difficile da afferrare di relazione ospite/virus, nel quale la malattia è determinata dalla patogenicità del virus, dal fenotipo animale, dalla sensibilità di razza, dal microbismo e dalle condizioni ambientali. La malattia può essere controllata con strumenti di management aziendale, che possono essere supportati dalla vaccinazione o dal condizionamento degli animali ai ceppi di virus PRRS (PRRSV) circolanti. Ciò nonostante, la PRRS è ancora responsabile di gravi perdite economiche per la suinicoltura mondiale. Le strategie di controllo su base immunitaria sono spesso complicate dallo sviluppo scarso e tardivo della risposta immunitaria specifica, adattativa, dopo infezione o vaccinazione. Esistono inoltre indicazioni che i risultati delle prove di immunizzazione in campo possono essere peggiori rispetto alle prove sperimentali in unità di isolamento. Gli anticorpi neutralizzanti (NA) possono prevenire l'infezione da PRRSV. Al contrario, il ruolo degli NA e della risposta immunitaria adattativa nel suo complesso, virus-specifica, nella eliminazione di infezioni da PRRSV in corso è ancora oggetto di discussione. I suini eliminano alla fine PRRSV dall’organismo; questo evento può in qualche misura essere correlato con una certa "educazione" e sviluppo della risposta immunitaria innata, che possono anche verificarsi in seguito a vaccinazione.
Oltre alla vaccinazione, si può ragionevolmente pensare ad una strategia di immunomodulazione per la PRRS in allevamenti “problema", dove urge una riduzione sostanziale della prevalenza della malattia e delle perdite ad essa correlate. Tali interventi non sono in contrasto con la vaccinazione, che dovrebbe però essere ristretta agli animali “PRRS-free”, destinati alle unità aziendali infette da PRRSV. I trattamenti con interferone-alfa, per via orale a basso dosaggio, si sono dimostrati efficaci a livello di campo per il controllo degli episodi di malattia respiratoria e riproduttiva, mentre i risultati sono stati meno chiari nelle prove condotte nelle stalle d’isolamento. Considerando l'interazione fondamentale tra PRRSV e i lipopolisaccaridi (LPS) batterici per l'espressione clinica della malattia respiratoria, il forte controllo degli interferoni di tipo I sulla risposta infiammatoria, osservato in vitro e in vivo, è probabilmente alla base delle risposte cliniche registrate in campo.
Immune control of PRRS: lessons to be learned 4 and possible ways forward.Amadori M, Razzuoli E.Frontiers in Veterinary Science. 2014. doi: 10.3389/fvets.2014.00007.