L'aggressività tra suini non famigliari al mescolamento è un problema di benessere animale in allevamento. Dal 1970 si studia questo tema nella ricerca scientifica. Metodi per ridurre l'aggressività sono state valutati e rivisti in precedenza, ma senza un'applicazione pratica delle tecniche nè sulle progettazioni delle strutture degli allevamenti commerciali. Anche su molti altri temi succede lo stesso. Come risultato...il problema persiste. Questo articolo cerca di prendere in considerazione non solo le pubblicazioni scientifiche, ma anche informazioni proveniente dalla filiera suinicola. Innanzitutto, la situazione attuale che indica una riduzione delle aggressività, con relativo successo, si riassumono in : selezione genetica dei riproduttori considerando l'aggressività, la socializzazione precoce dei suinetti, uso di ferormoni e la nutrizione. Secondo, l'informazione in seguito è stata estratta da riviste "peer reviewed" e dalle pubblicazioni fatte da grandi aziende proprietarie di suini, con l'obiettivo di trasferire l'informazione dalla teoria alla pratica. Infine, discutiamo il perchè, nonostante tutta la ricerca già fatta, non si è ridotto il problema sul campo.
La mancata adozione di misure pratiche proveniente dalla ricerca sembrano essere giustificate da: non "priorizzazione" della problematica, la facilità di applicazione, mancanza di rapporto costo-beneficio non quantificato e mancanza di comunicazione tra il mondo scientifico e vita reale. Per colmare questo "gap", la filiera deve essere coinvolta nell'applicazione di soluzioni efficaci. L'approccio corretto dovrebbe considerare i temi di benessere animale che sono studiati. Si consiglia un miglior allineamento tra la scienza e gli interessi commerciali di filiera per migliorare i risultati positivi che arrivano dalla scienza per migliorare nella pratica il benessere animale.
Rachel S.E. Peden, Simon P. Turner, Laura A. Boyle, Irene Camerlink. July 2018Volume 204, Pages 1–9 Applied Animal Behavior Science