Con l'obiettivo di investigare l'effetto delle infezioni da Lawsonia intracellularis e PCV2 sulle performance attraverso le misurazioni dei livelli di entrambi i patogeni nelle feci mediante Q-PCR in situazioni di campo, un totale di 656 suini provenienti da 3 allevamenti differenti furono alloggiati separati in 9 reparti con 8 box ognuno. I suinetti furono vaccinati contro il Mycoplasma hyopneumoniae e la PRRS, però non contro L. intracellularis o PCV2 e furono pesati: si misurò il consumo di alimento e si prelevarono campioni di feci e di sangue a 10, 15, 20 e 25 settimane di vita.
La diarrea si osservò raramente. I campioni fecali per box consistevano in un miscuglio di 5 cucchiaini di feci raccolte nella zona più umida del box. I campioni furono analizzati per L. intracellularis e PCV2 mediante Q-PCR. Il livello di rilevamento del PCV2 e L. intracellularis fu di 50.000 e 300 coppie di DNA/ml, rispettivamente. Le diminuzioni e gli aumenti nelle coppie di DNA per entrambi i patogeni furono comparati tra i 72 box e si calcolò l'importanza delle differenze. Si determinó anche la possibile influenza dell'allevamento d'origine ed il conteggio totale di L. intracellularis e PCV2 totale (da 10 a 25 settimane).
Per L. intracellularis, i box con un aumento di coppie di DNA tra le 10 e 15 settimane, così come pure tra le 15 e 20 settimane avevano un AMG ed un CMG(Consumo Medio Giornaliero) significativamente inferiori rispetto ai box con una diminuzione del numero di coppie. Per il PCV2 si osservò la stessa tendenza, però le differenze non furono significative. In questo studio di campo i box con elevate coppie totali di L. intracellularis ebbero minor AMG (Accrescimento Medio Giornaliero). I 3 allevamenti mostarono differenti livelli di contaminazione da L. intracellularis e PCV2 nelle feci, secondo l'analisi Q-PCR. L'allevamento con i conteggi più bassi per L. intracellularis e PCV2 a 10 settimane di vità ebbe il maggior incremento dei patogeni durante le prime 5 settimane. Riduzioni significative negli AMG e nel CMG furono evidenti nei soggetti con un livello fecale elevato di L. intracellularis. Mediante le analisi di regressione, l'allevamento d'origine, inclusa la razza, il peso alla nascita e lo stato dell'infezione, ebbero l'influenza più significativa sull'AMG, seguito dal conteggio totale di L. intracellularis.
Anche senza sintomi clinici, gli accrescimenti ed il consumo alimentare si possono ridurre a causa di una infezione da L. intracellularis. Si osserva anche una tendenza che anche le infezioni da PCV2 possono esercitare anch'esse un effetto negativo similare.
GJR Groenland, VNAM Geurts. The influence on performance in fattening pigs of L. intracellularis and PCV2 infections as measured in feces by Q-PCR. Proceedings of the 23rd IPVS Congress. 2014.