Le differenti Agenzie dei Farmaci e la Federazione dei Veterinari d'Europa hanno appena terminato una inchiesta per ottenere migliori informazioni sul processo decisionale dei veterinari europei nelle prescrizioni degli antibiotici. L'inchiesta è stata condotta su 3.004 professionisti di 25 paesi europei. L'analisi si è realizzata a livello dei vari tipi di specializzazione dei veterinari ( veterinari di animali destinati al consumo numano, animali da compagnia ed equini) e dei vari paesi (Belgio, Repubblica Ceca, Francia , Germania, Spagna , Svezia, Regno Unito ecc.).
I risultati dell'indagine indicano che non c'è una unica fonte di informazione considerata universalmente critica ed indipendente, nonostante la formazione, la letteratura esistente e le esperienze erano i punti più importanti. I fattori che sembrano avere maggior influenza sulle prescrizioni (ricette) erano le prove di sensibilità, la propria esperienza, il rischio di sviluppare resistenze agli antibiotici e la facilità di somministrazione. Dall'indagine si apprende che la maggior parte dei professionisti tiene in considerazione l'uso responsabile delle avvertenze. Le prove di sensibilità agli antibiotici vengono effettuate quando si è avuto un insuccesso nei trattamenti. Sono state evidenziate differenze significative nella frequenza delle prove di sensibilità a livello delle varie tipologie di professionisti e del paese in cui operano.
Le risposte indicano la necessità di migliorare le prove di sensibilità e dei servizi, essendo fattori chiave la disponibilità di prove rapide e più a basso costo.
N. De Briyne, J. Atkinson, L. Pokludová, S. P. Borriello, and S. Price. Factors influencing antibiotic prescribing habits and use of sensitivity testing amongst veterinarians in Europe. Veterinary Record 2013;173:475. doi:10.1136/vr.101454