Ricercatori ed allevatori sono molto interessati alle capacità cognitive dei suini. Un recente studio ha rivelato le abilità cognitive sorprendenti dei suini, come per esempio un episodio di memoria, di delusione e anche la capacità di ragionare. Tuttora, le conoscenze delle capacità percettive-cognitive, sopratutto nel campo visivo sono scarse. Nei pochi studi fatti ad oggi, i suini mancano della capacità di riconoscere i cospecifici, il che è in contrasto con quanto imparato da altre specie animali. Dal punto di vista della relazione uomo-animale, sarebbe estremamente interessante capire come e cosa i suini imparano da noi umani: per esempio, se imparano a riconoscere le persone visivamente. Per rispondere a questo quesito abbiamo realizzato un test su 33 suini allevati all'aperto che vivevano da quasi 2 anni in stretta relazione con l'uomo. l test consisteva nel discriminare tra 2 teste (fronte e retro) di 10 donne presentate su un monitor di un computer. L'addestramento al computer ha escluso l'influenza dei ricercatori e di altre traccie che non fossero quelle visive.
In tutto, 31 soggetti raggiunsero un elevato (>80%) e stabile criterio di apprendimento con circa 400 test, con alcuni suini che arrivavano al riconoscimento in meno della metà del trial. Questa performance di discriminazione, non era stata ottenuta tramite semplice caratteristiche come la dimensione, colore o brillantezza, sfide, che erano le sfide dello studio precedente nel quale i suini fallirono nella discriminazione di sole 2 immagini dei cospecifici.
Un test più generalizzato, nel quale ai suini venivano richiesti spontaneamente di discriminare 2 visualizzazione di teste di altre 16 donne, ha confermato questo successo incredibile. La media dello score, pari all' 84% di risposte corrette suggerisce che i suini non solo memorizzano le immagini dell'apprendimento, ma l'associano alle rispettive contingenze, imparando il test "open-ended categorization".
Alla fine dei set di tests con le immagine invertite e alterate e alcune con parti mancanti del viso si è riusciti a determinare quali tipi di stimoli i suini utilizzano per capire le differenze. Almeno per alcuni suini queste differenze erano specifiche del viso, oppure, dipendevano dall'orientamento dell'immagine, come per il cambiamento di pezzi del viso (occhi o bocca) oppure dall'orientamento assunto evitando il viso.
Queste informazioni revisionano le conclusioni acquisite da studi precedenti e sfidano la concezione ancora dominante dell'incapacità cognitiva dei suini. L'uso e l'addestramento in tutti i senti ed il riconoscimento delle probabili abilità cognitive possono arricchire i sistemi d'allevamento commerciale con l'obiettivo di miglioramento del benessere...
Marianne Wondrak, Elin Conzelmann, Ariane Veit, Ludwig Huber./Applied Animal Behavior Science.August 2018Volume 205, Pages 19–27