La peste suina africana (PSA) è una malattia emorragica altamente contagiosa e grave dei suidi, con mortalità che si avvicina al 100 %. Diversi studi hanno suggerito la potenziale implicazione dei ditteri non mordaci (non-biting dipterans) nella diffusione del virus della peste suina africana negli allevamenti di suini in seguito all'identificazione del DNA del virus della peste suina africana. Tuttavia, a nostra conoscenza, nessuno studio ha valutato il carico di DNA virale nelle mosche non mordaci raccolti negli allevamenti focolai e non sono stati analizzati fattori di rischio. In questo contesto, il nostro studio mirava ad analizzare i fattori di rischio associati alla presenza di ditteri non mordaci raccolti da focolai di PSA in relazione alla presenza e al carico di DNA virale.
Materiale e Metodi: nel 2020 sono stati prelevati per il campionamento allevamenti famigliari (BF-Backyard farms), allevamenti di tipo A (TAF-type A farms) e allevamenti commerciali (CF-commercial farms). Nel 2021, non è stato campionato alcun BF. Ogni allevamento è stato campionato una sola volta. L'identificazione delle mosche raccolte a livello di famiglia, genere o specie è stata eseguita in base alle caratteristiche morfologiche utilizzando chiavi e descrizioni specifiche. Sono stati creati pool prima dell'estrazione del DNA. Tutto il DNA estratto è stato testato per la presenza dell'ASFV (PSAV) utilizzando un protocollo PCR in tempo reale. Per questo studio, abbiamo considerato positivo ogni campione con un valore CT di 40. L'analisi statistica è stata eseguita utilizzando il software Epi Info 7 (CDC, USA).
Risultati: tutte le mosche non pungenti (non-biting) raccolte appartenevano a cinque famiglie: Calliphoridae, Sarcophagidae, Fanniidae, Drosophilidae e Muscidae. Dei 361 pool, 201 erano positivi per la presenza di DNA dell'ASFV. I valori CT ottenuti dei campioni positivi variavano da 21,54 a 39,63, con un valore mediano di 33,59 e un valore medio di 33,56. Valori CT significativamente più bassi (corrispondenti a un carico di DNA virale più elevato) sono stati ottenuti in Sarcophagidae, con un valore medio di 32,56; un numero significativamente più alto di pool positivi è stato notato in agosto, valore medio = 33,12.
Conclusioni: il nostro studio fornisce prove convincenti della presenza delle mosche sinantropiche più comuni vicino agli allevamenti di suini domestici che trasportano il DNA del virus della peste suina africana, evidenziando l'importanza di rafforzare le misure di biosicurezza e i protocolli per la prevenzione del ciclo di vita e della distribuzione degli insetti.
Balmoș OM, Ionică AM, Horvath C, Supeanu A, Moțiu M, Ancuceanu BC, Tamba P, Bărbuceanu F, Cotuțiu V, Coroian M, Dhollander S, Mihalca AD. African swine fever virus DNA is present in non-biting flies collected from outbreak farms in Romania. Parasit Vectors. 2024 Jun 28;17(1):278. https://doi.org/10.1186/s13071-024-06346-x. PMID: 38943218.