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Con l'obiettivo di descrivere la frequenza dell'infezione da PCV2 in suinetti infettati in forma naturale,così come i profili sierologici,si utilizzarono nel presente studio 20 scrofe (15 vaccinate nei confronti del PCV2 e 5 non vaccinate) con un amplio range di scrofe con N°di parti (da 1 a 10) e 100 suinetti (5 per ogni scrofa). Si prelevarono campioni di sangue e colostro dalle scrofe il giorno del parto,campioni di sangue dal cordone ombelicale dei suinetti prima della poppata,campioni di latte al giorno 20 post-parto e campioni di sangue dei suinetti ai giorni 1, 20, 42, 63 e 84 di vita. I suinetti furono anche pesati gli stessi giorni nei quali si effettuavano i prelievi di sangue per i campionamenti.I campioni di colostro e latte furono analizzati per la presenza del PCV2 infettante e per gli anticorpi totali (AT), anticorpi neutralizzanti (AN) e IgA per il PCV2.I campioni di siero furono valutati per PCV2 TA, NA, IgA, IgM, ed il DNA.
I campioni di colostro avevano livelli alti di IgG totali (93,82 ± 20,03 mg / ml).Il giorno del parto 18 dei 100 suinetti avevano livelli sierici di IgG totali di 0,08 a 0,26 mg / ml, più alti rispetto a quelli descritti precedentemente per gli anticorpi fetali naturali (0,03 mg / ml), il che suggerisce una stimolazione antigenica nell'utero dopo il periodo di immunocompetenza (> 70 gg di gestazione). Dei 18 suinetti che mostravano livelli di IgG, 5 erano positivi per il DNA del PCV2 nel giorno 1 dopo il parto. Il giorno 1 dopo il parto i livelli totali di IgG nel siero dei suinetti variava da 18,32 a 77,52 mg/ml. Rispetto al profilo sierologico e viremia nelle scrofe,nel giorno del parto tutte le scrofe avevano titoli alti per il PCV2 TA e NA nel siero(11,63 ± 1,32 e 9,51 log 2 ± 1,01 log 2, rispettivamente).Nel giorno del parto 17 (85%) delle scrofe erano qPCR-positive, con 3,20 a 3,69 log10 PCV2 copie / ml di siero.In relazione ai titoli anticorpali e al virus nel colostro e nel latte,nel giorno del parto tutti i campioni di colostro erano positivi per il PCV2 TA, NA e IgA. Nei campioni di latte i titoli di IgA nei confronti del PCV2 erano variabili,con un valore medio di (8.54 ± 3.05 log2). Independentemente dagli alti titoli di anticorpi per il PCV2, questo lo si isolò da 11 (55%) dei campioni di colostro e 5 dai campioni di latte. Nel giorno 1 dopo il parto, ilDNA del PCV2 si isolò nel siero di 29 dei 100 suinetti (3,34 a 5,05 log10 copie PCV2 per mL), con 1 a 3 suinetti positivi per figliata. Non c'era differenza tra i pesi dei suinetti viremici e non viremici per nessuna pesata effettuata dal giorno 1 al 84 di vita.
Nei suinetti,in questo studio,la sieropositività da PCV2 alla nascita e l'alta frequenza della viremia nel giorno 1 dopo il parto suggerisce che può capitare una infezione precoce dovuta alla trasmissione verticale del PCV2 incluse le scrofe infettate naturalmente con alti titoli anticorpali nei confronti del PCV2. Inoltre con l'infezione transplacentare i suinetti possono essere infettati con PCV2 poco dopo la nascita attraverso il colostro infettato o per contaminazione ambientale. Il rilevamento di NA in un suinetto appena nato rinforza l'idea dell'infezione in utero dopo il periodo di immunocompetenza fetale.
Priscilla F. Gerber, Flávia M. Garrocho, Ângela M.Q. Lana, and Zélia I.P. Lobato. Fetal infections and antibody profiles in pigs naturally infected with porcine circovirus type 2 (PCV2). Can J Vet Res. 2012 January; 76(1): 38?44.
