Secondo i risultati di questo studio realizzato da ricercatori delle Università nord americane del Kansas e della Carolina del Nord, le mosche e gli scarafaggi che abitano negli allevamenti di suini possono essere vettori e/o serbatoi di enterococchi resistenti agli antibiotici e potenzialmente virulenti: questo potrebbe avere un impatto importante sulla salute pubblica ed animale.
Tanto le mosche domestiche (Musca domestica) che gli scarafaggi germanici (Blattella germanica) si spostano liberamente tra i liquami ed i mangimi e possono assumere un ruolo importante nella diffusione di batteri resistenti agli antibiotici dentro e tra gli allevamenti zootecnici. Durante lo studio, si isolarono, quantificarono ed identificarono enterococchi in campioni del tratto digestivo delle mosche domestiche (n=162) e feci di scarafaggi germanici (n=83) e di suino (n=119), raccolti in due allevamenti di suini commerciali. La maggior parte dei campioni (93,7%) erano positivi per gli enterococchi con concentrazioni di 4,2x104 ufc/mosca, 5,5x106 ufc/g feci di scarafaggio e 3,2x105 ufc/g feci di suino. Tra tutti gli isolati identificati (n=639) Enterococcus faecalis fu il più frequente (55,5%), seguito da E. hirae (24,9%), E. faecium (12,8%) e E. casseliflavus (6,7%). E. faecalis fu quello che ebbe la maggior prevalenza nelle mosche e scarafaggi e E. hirae fu il più comune nelle feci di suino. Si osservó inoltre come gli enterococchi derivanti dalle tre fonti erano resistenti ad alcuni antibiotici (sopratutto alle tetracicline ed alla eritromicina) e con frequenza erano portatori dei geni della resistenza agli antibiotici come il tet(M) e ermm(B) e la famiglia del transposone Tn916/1545.
A. Ahmad, A. Ghosh, C. Schal and L. Zurek. Insects in confined swine operations carry a large antibiotic resistant and potentially virulent enterococcal community. BMC Microbiology 2011, 11:23doi:10.1186/1471-2180-11-23.