Al momento non sono disponibili vaccini per prevenire il virus della peste suina africana (VPSA) ed il controllo delle epidemie si basa generalmente sulla quarantena e sull'eliminazione degli animali infetti o esposti. Fino ad ora, il rilevamento efficace del VPSA vivo richiedeva la raccolta di cellule del sangue da un suino vivo per ogni test diagnostico.
Questo studio riporta un nuovo modo per rilevare la presenza di VPSA vivi che riduce al minimo la necessità di raccogliere campioni da animali vivi e facilita l'accesso ai laboratori veterinari che devono diagnosticare il virus. Rt-PCR o PCR quantitativa (qPCR) è un metodo ben consolidato per il rilevamento e la quantificazione di un gran numero di campioni clinici di VPSA. Esistono anche test di rilevamento degli anticorpi con lettura colorimetrica, ma la produzione di anticorpi avviene giorni dopo la rilevazione del virus nei campioni clinici. Nella diagnosi di VPSA, prima di una rt-PCR positiva è necessario confermare l'isolamento del virus prima di considerare il campione come positivo. Prima di questo studio, l'unico tipo di cellula disponibile per convalidare un test rt-PCR positivo erano i macrofagi suini primari.
La ricerca ha scoperto che le cellule MA-104 potrebbero essere utilizzate per testare la presenza di VPSA infettivo, con una sensibilità di circa un log in meno rispetto ai macrofagi primari suini, ma con una sensibilità di circa un log maggiore rispetto alla rt-PCR.
MA-104 è una linea cellulare disponibile in commercio isolata da cellule epiteliali renali di Cercopithecus aethiops e comunemente utilizzata per la diagnosi della PRRS e la produzione di rotavirus da scimmie.
Le cellule MA-104 hanno un tempo di duplicazione di 72 h, non hanno requisiti speciali per i terreni di coltura e sono facilmente congelabili, qualità necessarie durante le situazioni di epidemia in cui viene processato un gran numero di campioni clinici per determinare la presenza di VPSA infettivo o semplicemente del DNA del VPSA. Inoltre, la chiara capacità di assorbimento ematico (HA) delle cellule MA-104 aiuterà nella diagnosi rapida del VPSA.
In assenza di una fonte di globuli rossi, le cellule MA-104 possono essere chiaramente colorate per la presenza di VPSA utilizzando anticorpi anti-VPSA, utili anche per confermare la presenza del VPSA in alcuni isolati naturali che potrebbero non produrre HA a causa di una mutazione in CD2. Questa chiara colorazione delle cellule infettate da VPSA è un vantaggio rispetto all'uso di macrofagi suini come substrato, poiché i macrofagi suini hanno attività perossidasica, che causa un elevato accumulo di cellule non infette, aumentando la possibilità di omettere un risultato positivo o confermare un falso positivo.
Studi preliminari hanno dimostrato che il VPSA può essere isolato da campioni di sangue infetto, indicando che MA-104 è anche un buon substrato per l'isolamento diretto da campioni clinici.
Rai A, Pruitt S, Ramirez-Medina E, Vuono EA, Silva E, Velazquez-Salinas L, Carrillo C, Borca MV, Gladue DP. Identification of a Continuously Stable and Commercially Available Cell Line for the Identification of Infectious African Swine Fever Virus in Clinical Samples. Viruses. 2020; 12(8): 820. https://doi.org/10.3390/v12080820