Ricercatori dell'Università di Uppsala, in Svezia, studiarono il ruolo dell'E. coli in suinetti colpiti da una nuova diarrea neonatale suina (NNPD, in sigla inglese). Lo studio fu realizzato in un allevamento colpito da diarrea neonatale di origine sconosciuta da quasi un anno dove gli animali colpiti erano trattati in forma individuale, senza medicazioni nel mangime. Si effettuarono le relative osservazioni sulle figliate di 31 scrofe di un lotto di parti che partorivano in tre giorni e furono analizzati campioni fecali di 23 suinetti ai quali era stata diagnosticata la NNPD nel giorno della nascita, così come di 11 suinetti apparentemente sani nello stesso giorno per analisi e comparazione delle flore di E. coli.
Si è potuto osservare come la diversità della flora fecale da E. coli fu elevata tanto nei suinetti sani come in quelli colpiti da NNPD. In totale furono identificati 8 cloni dominanti differenti di E. coli nei 11 suinetti sani e 17 cloni dominanti nei 23 suinetti colpiti da NNPD. Uno dei 17 cloni identificati a partire dai suinetti con diagnosi di NNPD fu definito come OX46, un sierotipo non ufficiale di E. coli, che in occasioni era stato diagnosticato in Svezia fin dagli anni 70. I restanti 16 cloni non appartenevano a nessun sierotipo incluso nella lista. Nemmeno furono identificati alcuni sierotipi specifici nei 5 degli 8 dominanti derivanti dai suini sani.
I risultati ottenuti suggeriscono che l' E. coli non è responsabile della NNPD. Questa conclusione si vide rafforzata per la mancanza di un clone comune dominante di E. coli nei 23 suinetti diagnosticati con NNPD. Si sospetta una possibile eziologia virale per questa sindrome.
P. Wallgren, S.Mattsson, M. Merza. New neonatal porcine diarrhoea. II. aspects on etiology. IPVS, 2012.