La ricerca sull'ossitocina (OT) ha fornito informazioni cruciali sui meccanismi neuroendocrini del comportamento sociale e delle interazioni uomo-animale. Tuttavia, questo ormone peptidico rimane difficile da campionare, di solito richiedendo misure invasive nel cervello o nel sangue, il che ne limita l'uso. Abbiamo condotto una validazione analitica della misurazione dell'OT nella saliva di tre comuni specie animali da allevamento: suini, bovini e caprini. Abbiamo quindi studiato il significato biologico delle concentrazioni salivari di OT utilizzando un paradigma di interazione uomo-animale positivo.
Il paradigma variava in termini di familiarità umana e includeva una condizione di controllo in cui l'animale era solo nel recinto di prova. Un totale di 18 suini, 18 bovini e 9 capre sono stati sottoposti a ciascuna condizione utilizzando un design controbilanciato intra individuo. Gli animali erano liberi di scegliere di interagire con l'essere umano. I campioni di saliva sono stati raccolti immediatamente prima e dopo il test di 10 minuti ed è stato analizzato il comportamento durante il test. L'ossitocina potrebbe essere misurata in modo affidabile mediante ELISA nella saliva delle capre (senza estrazione) e nella saliva dei suini e dei bovini dopo l'estrazione. La concentrazione salivare OT non è cambiata in modo coerente in base alle condizioni del test.
Tuttavia, la concentrazione salivare di OT era significativamente associata ad alcuni comportamenti, con relazioni diverse a seconda della specie. In conclusione, l'OT può essere misurato in modo affidabile nella saliva delle capre e, dopo l'estrazione, nella saliva dei suini e dei bovini. Le relazioni di OT con le interazioni uomo-animale e il comportamento animale erano complesse e in una certa misura dipendenti dalla specie, forse riflettendo la percezione dell'interazione da parte dell'animale.
Salivary oxytocin in pigs, cattle, and goats during positive human-animal interactions.StephanieLürzelLauraBückendorfSusanneWaiblingerJean-LoupRault.https://doi.org/10.1016/j.psyneuen.2020.104636