Gli autori del presente studio descrivono una strategia per migliorare l'immunità dei riproduttori in allevamenti recentemente colpiti da PEDv. Gli obiettivi del programma di miglioramento sono: 1) stabilire l'immunità dell'allevamento per minimizzare il periodo di mortalità dei suinetti in sala parto e di recuperare tutte le scrofe e scrofette nel più breve periodo possibile; 2) assicurare che tutte le scrofe e scrofette finiscano allo stesso tempo di eliminare il virus PED e di raggiungere il livello di immunità come popolazione. Per raggiungere rapidamente l'immunità è necessario che TUTTE ed OGNI scrofa o scrofetta siano infette. Pertanto, all'inizio dell'episodio in un allevamento indenne è necessario esporre tutto l'allevamento al virus con materiale fecale di suini infetti tramite un metodo sicuro che garantisca l'esposizione, l'infezione e l'immunità.
Materiale per l'esposizione: la concentrazione del virus nelle feci dei suinetti in sala parto è molto elevata sopratutto se all'inizio della diarrea. Le feci sono un materiale migliore rispetto agli intestini di suinetti morti oppure alle feci delle scrofe. Il periodo migliore per la raccolta delle feci sono le prime 18 ore dalla comparsa della diarrea: frequentemente si osserva l'infezione nei primi giorni di vita (2-5gg). L'alta concentrazione di virus nei suinetti infetti è dovuta all'anatomia dell'intestino del suinetto che presenta villi di elevata altezza con grande numero di enterociti, cellule molto permissive al virus. Questo scenario non si osserva nell'intestino di scrofe o suini più adulti. La concentrazione virale nelle feci dei suinetti può arrivare a 10.000 volte rispetto alle feci delle scrofe. Nel suinetto morto invece, la concentrazione virale diminuisce moltissimo.
La raccolta del materiale può essere eseguita con carta tipo asciugamano posizionata sul pavimento o sul tappetino in presenza di feci; è anche possibile premere l'addome dei suinetti e raccogliere le feci espulse con carta assorbente. Lo stesso metodo può essere applicato per la raccolta delle feci delle scrofe colpite, tenendo presente la quantità inferiore di virus, uguale per la raccolta degli intestini di suinetti morti.
Le feci liquide possono essere utilizzate come "spray nasale" per l'esposizione delle scrofe. La presevazione delle feci a basse temperature (frigorifero) aiuta a conservare il materiale fecale, nonostante la temperatura ambiente non inattivi il materiale, questo può avere un calo della concentrazione virale. Si consiglia sempre di refrigerare il materiale che non sia utilizzato immediatamente. Il materiale può essere diluito in soluzione salina allo 0,9%.
Infective Material, Concepts and Procedures for Intentional Sow Herd Exposure to Porcine Epidemic Diarrhea Virus.Kent Schwartz; Steve Henry, DVM, Lisa Tokach;Megan Potter, DVM; Don Davidson;Cody Egnor. Published on http://www.aasv.org on dic.24th.2013