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Utilizzazione di piante nella prevenzione della diarrea post-svezzamento nei suinetti

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Entrambe le piante, Eugenia e Pterocarya possono rappresentare alternative efficaci all'utilizzazione di antibiotici nel mangime destinati alla prevenzione della diarrea post-svezzamento nei suinetti.

7 Agosto 2012
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La proibizione dell'uso degli antibiotici promotori di crescita nella UE ha portato a cercare alternative per il controllo della diarrea post-svezzamento (PCD). Questo studio analizzó l'utilizzazione di piante (Eugenia caryophyllata (chiodi di garofano), Pterocarya fraxinifolia (Pterocaria del Caucaso) e Anemone nemorosa (anemone), che già avevano mostrato una forte attività inibitoria in vitro contro l' ETEC, con l'obiettivo di determinare i loro effetti sullo stato clinico,il microbismo intestinale e la risposta immunitaria nei suini svezzati infettati da ETEC.

Per l'esperimento,sono stati utilizzati 60 suini Yorkshire clinicamente sani, geneticamente sensibili ad infezione da K88 (F4)ac, i quali furono divisi in 5 gruppi di 12 animali ciascuno (3 gruppi sperimentali, infettati e controlli negativi). Gli animali dei gruppi sperimentali furono alimentati dal giorno 14 al 35 di vita con un mangime nel quale si aggiunse un 1% di materiale vegetale di Eugenia caryophyllata, Pterocarya fraxinifolia e Anemone nemorosa. Il giorno dello svezzamento (28 gg) tutti gli animali, eccetto i controlli negativi furono infettati con E. coli O149:K88ac. Giornalmente si controllò lo stato clinico di questi suinetti. I giorni 3 e 7 dopo l'infezione si fecero prelievi di sangue così come del contenuto e tessuto del digiuno ed ileo.Si fecero analisi microbiologiche, ematologiche ed immunologiche.

Tanto Eugenia come Pterocarya diminuirono in maniera significativa l'incidenza e la durata della diarrea,così come il punteggio del materiale fecale. Entrambe le piante inoltre diminuirono significativamente il numero di E. coli adesi alla mucosa del digiuno e dell'ileo in comparazione con i controllo infettati. Nel gruppo di Eugenia si osservò un aumento significativo della proporzione di linfociti CD4 nella parte intraepiteliale e la lamina propria della mucosa del digiuno, così come nel sangue periferico in comparazione con i controllo infettati e negativi. La subpopolazione di linfociti CD4 e CD8 linfociti nella lamina propria della parete del digiuno e dell'ileo incrementarono significativamente il giorno 7 nel gruppo Pterocarya in comparazione con il gruppo negativo. Pterocarya pure aumentó significativamente il rapporto CD4:CD8 nel sangue periferico in comparazione con i controllo infettati e negativi. L'attività fagocitaria e l'attività metabolica dei fagociti fu significativamente maggiore in questo gruppo. Per contro l'utilizzazione di Anemone non diede luogo ad effetti positivi nel corso della diarrea post-svezzamento, o sui parametri microbiologici ed immunologici esaminati.

Entrambe le piante, Eugenia e Pterocarya possono rappresentare alternative efficaci all'utilizzazione di antibiotici nei mangimi destinati alla prevenzione della diarrea post-svezzamento nei suinetti;nonostante ciò si rende necessaria l'effettuazione di ulteriori studi al riguardo.

D Mudronov, R Nemcov, S Gancarcikov, V Revajov, J Pistl, J Koscov, V Bulec, A Bomb. Plant additives as an alternative to feed antimicrobials in the prevention of postweaning diarrhoea in pigs. IPVS 2012.

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13-Ago-2012elioeliointeressante
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