L'obiettivo di questo studio fu valutare se la determinazione delle proteine di fase acuta (APP in sigla inglese) potrebbe aiutare i veterinari ufficiali nel loro lavoro nei macelli. Per confermare questa ipotesi, si analizzò la precisione diagnostica della determinazione dell'APP nel succo di carne di suino, per differenziare i suini sani da quelli ammalati.
Vennero classificati 101 suini di 2 origini differenti in 2 gruppi secondo il loro stato di salute ( suini sani e suini ammalati) mediante un esame clinico veterinario in allevamento. Per valutare lo stato immunitario dei suini contro le principali malattie dei suini, vennero effettuate analisi sierologiche. L'idea generale del grado delle malattie fu analizzata mediante l'esame postmortem delle lesioni agli organi. L'aptoglobina (Hp) e la proteina reattiva C (CRP, in sigla inglese) si misurarono nei campioni di succo di carne.
Il 72,13% dei suini erano positivi al virus della PRRS suina, e quasi l'86,2% aveva infezioni concomitanti con altri patogeni, come il Circovirus suino tipo 2 o il virus dell'influenza suina. Le concentrazioni di Hp e CRP medie erano significativamente maggiori nei suini ammalati nelle differenti tappe della filiera produttiva, rispetto ai livelli trovati nei suini all'ingrasso sani (P<0,0001).
L'analisi delle caratteristiche operative del recettore mostravano la sensibilità-specificità più alta, quasi l'80-90%, nei livelli di cut-off di 83 e 10 µg/ml per la determinazione di Hp e CRP, rispettivamente, con alti AUC 0,9.
Questo cut-off potrebbe essere utile per i controlli veterinari al macello, per differenziare le carcasse di suini sani da quelle di soggetti con malattie sistemiche, che è l'obiettivo per i provvedimenti sanitari del caso.
A. M. Gutiérrez, S. Martínez-Subiela, J. J. Cerón. Diagnostic accuracy of porcine acute phase proteins in meat juice for detecting disease at abattoir. Veterinary Record Published Online First: 22 June 2015 doi:10.1136/vr.102826