Gli obiettivi di questo studio era comparare e definire la prevalenza della resistenza antimicrobica del Campylobacter nei sistemi di produzione convenzionali e in quelli che non usano antimicrobici (ABF) tanto negli stessi allevamenti come al macello e nell'ambiente. Si fecero prelievi fecali e ambientali di allevamenti ABF (1.239 campioni fecali e 797 campioni ambientali) ed allevamenti convenzionali (1.650 campioni fecali e 1.325 campioni ambientali). Al macello si raccolsero campioni dalle carcasse, includendo tamponi dopo l'eviscerazione e la refrigerazione così come i gangli linfatici mesenterici (182 e 272 tamponi post-eviscerazione, 199 e 271 tamponi post-refrigerazione e 184 e 255 gangli linfatici mesenterici, di allevamenti ABF e convenzionali, rispettivamemte) e degli impianti di lavorazione separati. Si prelevarono campioni anche attorno agli impianti di lavorazione carni, inclusi i camion e pavimento delle stalle di sosta (ABF, 115; convenzionali, 90).
In totale si isolarono 2.908 ceppi di Campylobacter, includendo Campylobacter coli (allevamenti, 2.557, il 99,8%; macello, 341, 98,3%) e Campylobacter jejuni (allevamenti, 4, 0,2%; macello, 6, 1,7%). Non sono state rilevate differenze significative nella prevalenza di Campylobacter tra i suini allevati in allevamenti ABF e convenzionali e nell'ambiente. Al macello il Campylobacter fu isolato in tutte le tappe,includendo la post-refrigerazione. Le frequenze più alte di resistenza furono dimostrate contro la tetraciclina (ABF, il 48,2%; convenzionale, l' 88,3%). Gli isolamenti resistenti alla ciprofloxacina furono elevati negli allevamenti convenzionali (17,1%) in comparazione con gli ABF (1,2%). I dati sull'uso di antimicrobici negli allevamenti convenzionali indicó una associazione significativa tra l'uso della ossitetraciclina e la tetraciclina nei suini svezzati, dopo trattamenti con tiamulina e azitromicina e resistenza alla eritromicina in accrescimento e ingrasso e dopo trattamenti con enrofloxacin e ciprofloxacin e la resistenza all'acido nalidissico in sala parto e svezzamento. Si osservano profili di resistenza agli antimicrobici identici tra i suini e il loro ambiente circostante in allevamento come al macello.
Riassumendo,i risultati manifestano la persistenza e diffusione di Campylobacter resistenti dall'allevamento al macello, in allevamenti ABF e convenzionali e nell'ambiente adiacente.
Quintana-Hayashi MP, Thakur S. Longitudinal study of the persistence of antimicrobial-resistant campylobacter strains in distinct Swine production systems on farms, at slaughter, and in the environment. Appl Environ Microbiol. 2012 Apr;78(8):2698-705.