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Prevalenza della Salmonella enterica e fattori di rischio nei mangimifici

Ricercatori del Ministero dell'Agricoltura spagnolo hanno eseguito uno studio trasversale in Spagna per stimare la prevalenza della Salmonella enterica nei mangimifici e per identificare e valutare i possibili fattori di rischio associati alla contaminazione dei mangimi.

3 Gennaio 2013
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Ricercatori del Ministero dell'Agricoltura spagnolo hanno eseguito uno studio trasversale in Spagna per stimare la prevalenza della Salmonella enterica nei mangimifici e per identificare e valutare i possibili fattori di rischio associati alla contaminazione dei mangimi.

Durante lo studio sono stati effettuati 3.844 campioni provenienti da 523 mangimifici che furono analizzati per la presenza di Salmonella mediante metodi di coltivazione convenzionali. I campioni nei quali si identificò la presenza di Salmonella furono tipizzate presso il "Laboratorio Nacional de Referencia para Salmonelosis en Animales y Piensos", parallelamente a queste iniziative i veterinari ufficiali effettuarono questionari sulle misure di biosicurezza ed igiene sulle materie prime e sui mangimi finiti.

Dei 523 mangimifici visitati, in 144 (un 28%) si isolò della Salmonella. Tuttavia, l'isolamento interessò solo il 4,8% dei campioni prelevati in tutti i mangimifici (3,5% delle materie prime, 3,2% dei mangimi finiti ed il 12,5% della polvere delle strutture). I sirotipi di Salmonella di importanza per la salute pubblica (Enteritidis, Typhimurium, Infantis, Virchow e Hadar), si isolarono in solo il 2,7% dei mangimifici e nello 0,3% dei campioni studiati.

Le fosse di scarico mostrarono un maggior rischio di positività per i campioni di polvere. Le materie prime utilizzate nella produzione dei mangimi composti si associarono all'isolamento di Salmonella quando comprendevano le sementi del cotone che furono identificate come la materia prima con maggior possibilità di contaminazione. La pellettatura pare riduca il rischio di contaminazione dato che si osservò che nei mangimi composti non pellettati la probabilità di essere contaminati era 8 volte maggiore rispetto ai mangimi composti pellettati.

Mentre il sacco di carta del mangime per se stesso non pare abbia importanza nell'epidemiologia della Salmonella dato che il mangime finito non si rileva frequentemente contaminato a livello di mangimificio, questo non impedisce che le misure di controllo della Salmonella continuino ad essere realizzate in tutte le fasi di produzione dei mangimi.

G. J. Torres, F. J. Piquer, L. Algarra, C. de Frutos and O.J. Sobrino. The prevalence of Salmonella enterica in Spanish feed mills and potential feed-related risk factors for contamination. Preventive Veterinary Medicine. Article in Press, Corrected Proof. doi:10.1016/j.prevetmed.2010.11.009

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