Le zoonosi più importanti trasmesse con le carni suine come per esempio la salmonellosi e la yersiniosi causano solo infezioni latenti nei suini in maniera che l'infezione nei suini non dà luogo ad alterazioni apparenti o palpabili sulle carcasse suine. Questa è la principale ragione per la quale l'ispezione delle carni tradizionale mediante la palpazione e l'incisione non permette il controllo dei rischi per la sicurezza alimentare.
L'obiettivo di questo lavoro fu valutare un complesso di prove sierologiche che permettano di classificare gli allevamenti in "categorie di rischio" per le zoonosi secondo quanto stabilito dalla legislazione europea e in "categorie di rischio sanitario dell'allevamento" mediante l'uso di succo di carne come tipo di campione per la loro analisi mediante prove ELISA. I dati sierologici che si ottennero mediante l'analisi dei campioni di succo di carne di diversi allevamenti di suino furono analizzati come una prova "multisierologia del succo di carne". Per fare questo si presero almeno 60 campioni di succo di carne provenienti da 49 allevamenti suinicoli tra settembre 2010 e marzo 2011. I campioni furono analizzati per la presenza degli anticorpi contro i vari patogeni zoonotici (Salmonella spp., Trichinella spp., Yersinia enterocolitica e Toxoplasma gondii) ed agenti patogeni che causano malattie (Mycoplasma hyopneumoniae, virus dell'influenza H1N1 subtipo A e H3N2 subtipo A e virus della PRRS). Si calcolò la prevalenza reale ed apparente degli animali, i valori di prevalenza per l'allevamento ed i valori di sieroprevalenza all'interno dell'allevamento così come i valori predittivi dell'allevamento ed i valori della prevalenza degli animali per ogni patogeno in ognuno dei 49 allevamenti.
I valori di sieroprevalenza degli allevamenti (considerando allevamento positivo se esisteva un solo campione sieropositivo) per Y. enterocolitica, Salmonella spp., T. gondii, M. hyopneumoniae e PRRSV furono superiori all'80% rispettivamente, per i virus dell'influenza A tra il 60 % e 14% e per Trichinella spp. fu dello 0%. Nonostante tutti gli allevamenti si trovassero ubicati nella stessa zona nel nord-est della Germania, dentro un raggio di 250 km, i valori di sieroprevalenza all'interno dell'allevamento per tutti i patogeni provati, ad eccezione di Trichinella spp., variarono notevolmente tra allevamenti. Nel caso di Y. enterocolitica e T. gondii i valori di sieroprevalenza intra-allevamento variarono da 0 a 100%.
Questo mostra che la categorizzazione del rischio sierologico degli allevamenti suinicoli in relazione alle zoonosi ed alle malattie che colpiscono i parametri produttivi ha senso se si utilizza per prendere decisioni basate sul rischio e nel quadro di un nuovo concetto di ispezione delle carni e come parte del sistema di gestione sanitaria dell'allevamento. Pertanto, lo sviluppo di un sistema economico rapido e che non richiede molto tempo per la mano d'opera per la scoperta simultanea di vari tipi di anticorpi, dovrebbe essere il passo seguente per una ampia applicazione del concetto della "multisierologia del succo della carne".
Meemken D, Tangemann AH, Meermeier D, Gundlach S, Mischok D, Greiner M, Klein G, Blaha T; Establishment of Serological Herd Profiles for Zoonoses and Production Diseases in Pigs by "Meat Juice Multi-Serology"; Prev Vet Med. 2014 Mar 1;113(4):589-98. doi: 10.1016/j.prevetmed.2013.12.006. Epub 2013 Dec 25 PMID: 24411983