Tra gli anni 2011 e 2013, la Rete Nazionale francese della Vigilanza del virus dell'influenza suina (Résavip) ha realizzato 629 visite in 476 allevamenti di suini, per raccogliere campioni di tamponi nasali. Lo studio ha coinvolto 14 regioni differenti, anche se l'87% delle visite sono state effettuate in Bretagna, regione che ospita circa il 60% del patrimonio suinicolo francese.
Il virus dell'influenza A è stato rilevato nel 53,6% dei casi e sono stati identificati 257 ceppi virali. Il 57% dei virus rilevati appartenevano alla linea europea "avian-like swine H1N1" (H1avN1) e circolava in tutte le regioni oggetto dei campionamenti. I virus "human-like reassortant swine H1N2" (H1huN2) rappresentano il 16,9% dei virus rilevati, però si identificarono solo nella parte occidentale del paese, dove si isolarono anche alcuni virus ricombinanti tra H1avN1 e H1huN2. Meno dell'1% dei casi si riscontravano infettati dal virus H1N1 pandemico, nelle regioni con bassa densità suina. I suini sottoposti a campionamenti erano essenzialmente suini all'ingrasso di tutte le età, e nella maggior parte dei casi di allevamenti a ciclo chiuso. I casi di influenza suina, confermati nell'ambito di questo programma di vigilanza, furono rilevati durante tutto l'anno ed in generale erano di media intensità. La forma epidemiologica classica ha colpito suini in tutte le fasi fisiologiche ugualmente, mentre l'influenza ricorrente (quasi il 40% dei casi) si rilevò spesso nei soggetti durante il periodo post-svezzamento (età media 8 settimane).
Séverine Hervé, Emmanuel Garin, Nicolas Rose, Clara Marcé, Gaëlle Simon. Réseau national de surveillance des virus influenza chez le porc (Résavip) – Résultats des trois premières années de fonctionnement. Bulletin épidémiologique, santé animale et alimentation Nº 63.