Il consumo di antibiotici nel settore suinicolo può essere ottimizzato mediante lo sviluppo di linee guida di trattamenti che incoraggino i veterinari ad utilizzare famaci efficaci con bassa probabilità di sviluppare resistenze agli antibiotici importanti per la salute umana. In Danimarca, queste linee guida per l'uso nella produzione suinicola si trovano attualmente sotto revisione da parte della Danish Veterinary and Food Administration.
L'uso delle pleuromutiline nei suini è stato in precedenza associato ad un molto basso rischio per la salute umana. Tuttavia, recenti dati internazionali e sporadici risultati di nuovi geni della resistenza, suggeriscono un cambio del rischio. Di conseguenza, è stata condotta una rivalutazione ispirata al contesto delle valutazioni dei rischi sviluppato dall'European Medicines Agency.
Sono stati identificati come rischi rilevanti lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina associato con gli animali di interesse zootecnico del complesso clonale 398 (MRSA CC398) e gli enterococchi. La valutazione ha mostrato che la probabilità di sviluppo di resistenza alla pleuromutilina era alta nella MRSA CC398 (incertezza media) e bassa negli enterococchi (alta incertezza). Una percentuale relativamente piccola di danesi ha una esposizione occupazionale ai suini, e la trasmissione attraverso gli alimenti si considera importante solo per gli enterococchi, il che porta ad un rischio di esposizione molto basso. Le conseguenze nell'uomo dell'infezione da MRSA CC398 resistente alla pleuromutilina o enterococchi vennero valutate come basse per il pubblico in generale, però alta per i gruppi vulnerabili, come le persone ospedalizzate e quelle immonocompromesse.
Per la MRSA CC398, si stimò che il rischio totale era basso (bassa incertezza), tra le altre cause grazie alle attuali linee guida sulla prevenzione della MRSA negli ospedali danesi, che includono lo screening, al momento dell'ingresso, dei pazienti che hanno contatto giornaliero con suini. Inoltre, MRSA CC398 ha un potenziale medio di trasmissione uomo-uomo. Per gli enterococchi, il rischio totale venne considerato come basso, grazie alla bassa prevalenza di resistenza, bassa probabilità di propagazione all'uomo, bassa virulenza, nonostante la mancanza di screening dei pazienti ospedalizzati, l'alta capacità di acquisizione di geni della resistenza ed un numero limitato di antimicrobici alternativi danno luogo ad una alta incertezza.
Queste riflessioni riflettono la situazione attuale e devono essere riviste qualora il consumo delle pleuromutiline aumentasse sostanzialmente, il che porterebbe ad una maggior prevalenza dei meccanismi mobili della resistenza facilmente trasmissibile. Pertanto, deve essere tenuto in considerazione il monitoraggio continuo della resistenza alle pleuromutiline nei patogeni selezionati nell'uomo. Questo include anche il monitoraggio della resistenza al linezolid, dato che i meccanismi di resistenza per le pleuromutiline e per gli oxazolidinoni vanno spesso assieme.
Alban L, Ellis-Iversen J, Andreasen M, Dahl J, Sönksen UW; Assessment of the Risk to Public Health due to Use of Antimicrobials in Pigs-An Example of Pleuromutilins in Denmark; Front Vet Sci. 2017 May 26;4:74. doi: 10.3389/fvets.2017.00074. eCollection 2017. PMID: 28603717 PMCID: PMC5445126 DOI: 10.3389/fvets.2017.00074