La preselezione del sesso della discendenza mediante l'uso di spermatozoi portatori del cromosoma X o Y separati con la citometria a flusso è oggi una realtà. Tuttavia, mentre il seme sessato è commercialmente disponibile nei bovini, nelle altre specie domestiche, inclusa la specie suina, la tecnica è tutt'ora a livello sperimentale. La finalità principale di questo studio fu sviluppare un protocollo per un'applicazione efficace della separazione degli spermatozoi di verro mediante citometria a flusso.
Per fare questo, sono stati sviluppati i seguenti studi:
- Nel 1° studio, si valutò la capacità degli spermatozoi provenienti da eiaculati di diversi verri alla resistenza del procedimento di sessaggio spermatico. Pertanto, eiaculati di verri furono sottoposti a differenti trattamenti: conservazione allo stato liquido, congelamento standard, separazione spermatica mediante citometria a flusso, separazione e congelamento. I parametri valutati furono: motilità, vitalità, ossidazione lipidica della membrana plasmatica e frammentazione del DNA.
- Il 2° studio ebbe come obiettivo l'ottimizzazione dei protocolli per la crioconservazione degli spermatozoi sessati di verro. Per questo furono valutati gli effetti del congelamento standard (3% glicerolo) sulle caratteristiche in vitro degli spermatozoi separati e congelati ad una bassa concentrazione spermatica. Così come gli effetti di diverse concentrazioni di glicerolo sulla qualità spermatica degli spermatozoi separati e congelati a basse concentrazioni.
- Il 3° studio ebbe come obiettivo il progetto di un protocollo adeguato per la manipolazione degli spermatozoi di verro durante e dopo il processo di separazione con il fine di ottenere spermatozoi sessati con una ottima capacità fecondante. A questo proposito, differenti aspetti del sessaggio spermatico furono valutati. Si valutò l'effetto dell'alta diluizione, il metodo di raccolta usato e la composizione del fluido ricircolante sulla qualità (motilità e vitalità) e la funzionalità (capacità fecondante in vitro) degli spermatozoi sessati.
- Il 4° studio ebbe come obiettivo lo sviluppo di un procedimento utile di inseminazione laparoscopica utilizzando un numero molto basso di spermatozoi sessati con citometria a flusso che permetta di ottenere risultati ottimali di fertilità a livello di allevamento. Si valutò l'effetto di una inseminazione laparoscopica semplice (ovidutti) e doppia (ovidutti e corna uterine) con spermatozoi sessati, sui parametri riproduttivi delle scrofe inseminate.
Dopo i risultati di questi studi, possiamo concludere che:
Esiste una variabilità individuale tra verri rispetto alla loro capacità di resistere al processo di sessaggio spermatico con citometria a flusso. Inoltre, la risposta degli spermatozoi di un verro ad una determinata biotecnologia spermatica non predice la risposta degli stessi ad altri procedimenti. Il congelamento degli spermatozoi a basse concentrazioni in combinazione con l'uso di concentrazioni finali di glicerolo dallo 0.5–1% potrebbe essere un metodo appropriato per la crioconservazione degli spermatozoi di verro separati con citometria a flusso. L'aggiunta di EDTA nel fluido diluente e di tuorlo d'uovo nel liquido di raccolta migliora la capacità fecondante in vitro degli spermatozoi separati ed entrambi gli agenti dovrebbero essere inclusi come componenti essenziali nei liquidi utilizzati nei procedimenti di separazione spermatica con citometria a flusso nei suini. Il procedimento di inseminazione laparoscopica descritto nel presente studio è un metodo efficace ed applicabile in condizione di allevamento per ottenere la discendenza di sesso desiderata nei suini. Il protocollo di doppia inseminazione laparoscopica, usando tra 3 e 6 milioni di spermatozoi separati per scrofa permette di ottenere adeguati parametri riproduttivi a livello d'allevamento, facendo sì che la tecnologia di separazione spermatica con citometria a flusso sia potenzialmente applicabile nei nuclei di selezione genetica suina.
del Olmo Llanos, David. Selección del sexo en el ganado porcino : análisis de factores limitantes y desarrollo de estrategias eficientes. URI: http://hdl.handle.net/10201/41209