Sono stati raccolti 1279 campioni di sangue di cinghiali nella penisola iberica per verificare i cambi nel tempo del sieroprofilo per determinate malattie, così come per identificare fattori individuali o di popolazione che possano avere contribuito ai cambi.
I risultati mostrano una sieroprevalenza globale del 48%, 26%, 2% e 15% per il PCV2, HEV, PRRSV e E. rhusiopathiae, rispettivamente. La prevalenza totale osservata per gli anticorpi verso il PCV2 e HEV si è mantenuto stabile durante tutto il periodo di studio, mentre la sieroprevalenza per E. rhusiopathiae è diminuita. L'aumento medio della prevalenza è sempre stata minore in animali a campo aperto rispetto ad animali in zone confinate.
Questo studio mostra per la prima volta che i cinghiali nella penisola iberica hanno un importante contatto con E. rhusiopathiae, e conferma l'elevata prevalenza di anticorpi nei confronti del PCV" e HEV. Questa prevalenza elevata di agenti trasmissibili che si mantiene nel tempo nei cinghiali suggerisce che alcuni fattori come l'aggregazione e densità hanno la loro importanza. E' molto probabile che questo possa influenzare anche la velocità di trasmissione di alcuni patogeni, ed è necessario considerare la possibile correlazione degli animali selvatici con animali d'allevamento nei programmi di controllo delle malattie.
Boadella M, Ruiz-Fons JF, Vicente J, Martín M, Segalés J, Gortazar C. Seroprevalence Evolution of Selected Pathogens in Iberian Wild Boar.Transbound Emerg Dis. 2011 Dec 13. doi: 10.1111/j.1865-1682.2011.01285.x.