La peste suina africana (PSA) si è diffusa in Asia orientale, influenzando la produzione di carne suina. Tuttavia, sono state condotte poche ricerche sulle implicazioni della PSA nel mercato globale delle carni suine. In questo studio, vengono utilizzati due modelli economici globali collegati per esplorare le conseguenze di diverse scale epidemiche sui prezzi della carne suina e di altri tipi di alimenti e mangimi per animali. Sono state esplorate 5 situazioni in cui la produzione di suini in Cina rimane costante (S0) o si riduce di un 20, 40, 60 o 80% (S20 e così successivamente).
Le simulazioni effettuate suggeriscono una riduzione dei suini che provoca una diminuzione della produzione di carni suine in Cina, tra 10 e 40 milioni di tonnellate, nelle 4 situazioni che rappresentano epidemie sempre più gravi di PSA. Ciò implica un calo dal 9 al 34% della produzione mondiale (120 milioni di tonnellate nel 2018) rispetto a una situazione di riferimento senza un'epidemia di PSA. Questa riduzione della produzione porterebbe ad un aumento dei prezzi mondiali delle carni suine dal 17 all'85%. La domanda ed i prezzi per i tipi di alimenti, come carni bovine ed avicole, aumentano, mentre diminuiscono i prezzi per mais e soia per i mangimi. Nello scenario peggiore (S80), i prezzi della farina di soia e del mais diminuiscono rispettivamente del 2% e del 5%...
C'è una leggera diminuzione della disponibilità media di calorie pro capite in Cina, a dimostrazione dell'importanza di garantire le esigenze dietetiche della popolazione economicamente vulnerabile. Al di fuori della Cina, le previsioni sulla disponibilità calorica sono diverse e riflettono gli effetti diretti e indiretti dell'epidemia di peste suina africana sui mercati degli alimenti e dei mangimi...
Mason-D’Croz D, Bogard JR, Herrero M, et al. Modelling the global economic consequences of a major African swine fever outbreak in China. Nat Food 1. 2020; 1: 221–228. https://doi.org/10.1038/s43016-020-0057-2