L'obiettivo di questo studio fu la determinazione della stabilità del PRRSV e degli anticorpi nei confronti del virus nei fluidi orali in funzione del tempo e della temperatura. Per fare questo si raccolsero 4 l di un pool di campioni di fluidi orali di suini di 16 settimane di vita. Per assicurare livelli uniformi e quantificabili di virus e di anticorpi lungo il tempo, si aggregarono al fluido 4 mL dell'isolato ISU-P del PRRSV con un contenuto di 1×1012 coppie di RNA virale per mL così come 10 mL di concentrato iperimmune di anticorpi anti-PRRSV. La miscela fu divisa in 3 parti uguali : senza trattamento, con digluconato di clorexidina allo 0,01% per volume, oppure isotiazolinone a 3 ppm. Ogni trattamento è stato testato per tre volte per ognuna delle seguenti cinque temperature : -20°C, 4°C, 10°C, 20°C e 30°C. A differenti intervalli specifici di tempo (0, 12, 24, 48, 72, 144, 216 e 288 ore) si ritiravano campioni che venivano immagazzinati a -80°C per essere in seguito analizzati per la presenza del RNA virale, anticorpi specifici IgM, IgA e IgG e batteri coltivabili per mL.
Le stabilità tanto degli anticorpi anti-PRRSV , come del PRRSV rilevabile erano dipendenti dalla temperatura, senza che il trattamento antimicrobico abbia fornito una migliore stabilità a temperature più basse. Tanto il virus come gli anticorpi furono stabili a Tª ≤ 10°C durante un periodo di immagazzinamento di 12 giorni.
Lo studio conclude che i protocolli convenzionali di stoccaggio del siero (congelazione o refrigerazione a 4°C) conservano il PRRSV e gli anticorpi anti-PRRSV nei campioni di fluidi orali per la diagnostica senza l'utilizzo di conservanti.
Prickett JR, Cutler S, Kinyon JM, et al. Stability of porcine reproductive and respiratory syndrome virus and antibody in swine oral fluid. J Swine Health Prod. 2010;18(4):187–195.