Ricercatori canadesi hanno ralizzato una revisione della letteratura esistente con l'obiettivo di determinare le strategie di management ed alimentazione dei suinetti che sono efficaci per ridurre gli impatti negativi dell'eliminazione dell'uso degli antibiotici come promotori di crescita, che comunque in vari paesi è ancora consentito.
Secondo la revisione, se non si utilizzano gli antibiotici come promotori di crescita, la concentrazione della proteina grezza del mangime dovrebbe essere ridotta a meno del 18% nelle diete dei suinetti svezzati. I mangimi dovrebbero essere dati in forma liquida, se è possibile preferibilmente in forma liquida fermentata. Il consumo dell'alimento dovrebbe limitarsi al 75% dell'ingestione ad libitum durante le prime due settimane dopo lo svezzamento per ridurre le quantità di substrato disponibile per gli agenti patogeni nell'intestino. Le performances possono essere massimizzate se i suini sono svezzati tra i 21 e 28 gg d'età. Si deve applicare rigorosamente la pratica del "tutto pieno tutto vuoto" ed i suini devono essere svezzati in box vuoti, lavati e disinfettati e preferibilmente in un reparto ben separato dalle scrofe. Mentre le malattie e la mortalità non aumenteranno necessariamente con la sospensione dell'uso degli antibiotici promotori di crescita, è probabile che i benefici si riducano perchè i costi della prevenzione delle malattie nei suini alimentati con mangimi che non contengono questi antibiotici spesso sono maggiori rispetto al costo del loro utilizzo.
D.Y. Kil and H.H. Stein. Invited Review: Management and feeding strategies to ameliorate the impact of removing antibiotic growth promoters from diets fed to weanling pigs. Canadian Journal of Animal Science. 2010. Vol. 90 (4): 447-460.