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Sono state condotte ricerche sulle correlazioni tra il tasso di ovulazione e lo sviluppo embionale e della placenta in 91 scrofe tra i 2 e 17 parti, provenienti da 3 basi genetiche differenti. Le scrofe furono sacrificate a 35gg di gestazione e vennero analizzati gli apparati riproduttivi: venne effettuata la conta dei corpi lutei (CL) ed il N° di embrioni vitali e non vitali, l'interspazio embrionale (distanza tra 2 embrioni), la lunghezza dell'impiantazione, lunghezza e peso della placenta e peso degli embrioni. La diferenza tra il N° di CL ed il N° totale di embrioni si considerò come mortalità embrionale precoce, mentre il N° di embrioni non vitali vennero considerati come mortalità tardiva. Le correlazioni tra il tasso di ovulazione e tutte le altre variabili vennero studiate mediante due modelli: il 1° considerando il N° di parti come effetto di classe (n = 91) ed il 2° utilizzando un sottogruppo delle scrofe con N° di parti da 4 a 10 (n = 47), per analizzare il corredo genetico come effetto di classe.
Il tasso di ovulazione è significativamente influenzato dal N° di parti (P <0,0001), però non per l'origine genetica delle scrofe. Nè la parità(N° di parti) nè l'origine genetica ebbero influenza sulle caratteristiche embrionali e placentarie a 35gg di gestazione. Il tasso di ovulazione (oscillando da 17 a 38 CL) si correlò positivamente con la mortalità embrionale precoce (β=0,49 ± 0,1 n / ovulazioni, p <0,0001), con la mortalità embrionale tardiva o N° di embrioni non vitali (β = 0,24 ± 0,1 N / ovulazioni, p = 0,001) e con il N° di embrioni vitali (β = 0,26 ± 0,1 n / ovulazioni, P = 0,01).
Tuttavia, dividendo il tasso di ovulazione in 4 classi, il N° di embrioni vitali era più basso del tasso di ovulazione della classe 1 (17 a 21 CL), però non differente dalle altre classi, il che suggerisce un plateau per il N° di embrioni vitali per il tasso di ovulazione al di sopra di 22. Ci fu una correlazione lineare negativa tra il tasso di ovulazione e l'interspazio degli embrioni vitali (β = -0,45 ± 0,1 cm / ovulazione, P = 0,001), la lunghezza dell'impiantazione (β = -0,35 ± 0,1 cm / ovulazione, P = 0,003), la lunghezza della placenta (β = -0.38 ± 0,2 cm / ovulazione, P = 0,05) e lo spazio vuoto intorno all'unità embrio-placentare (β = -0,4 ± 0,2 cm / ovulazione, P = 0,02), il che indica sovraffollamento uterino. Altre analisi hanno mostrato che gli effetti del tasso di ovulazione sui parametri embrionali ed uterini erano correlati con l'aumento della mortalità tardiva e non con la mortalità embrionale precoce.
Lo studio arriva alla conclusione che un elevato tasso di ovulazione porta ad un aumento moderato nel N° di embrioni vitali a 35gg di gestazione, però compromette lo sviluppo delle unità embrione-placenta sopravvissute, il che suggerisce che la futura crescita e la sopravvivenza degli embrioni potrebbero essere ancor più compromessi.
C. L. A. Da Silva, H. van den Brand, B. F. A. Laurenssen, M. L. W. J Broekhuijse, E. F. Knol, B. Kemp and N. M. Soede. Relationships between ovulation rate and embryonic and placental characteristics in multiparous sows at 35 days of pregnancy. animal, Volume 10, Issue 7. July 2016, pp. 1192-1199. DOI: http://dx.doi.org/10.1017/S175173111600015X
