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La carne contaminata può essere un'importante fonte di esposizione per l'uomo alla Klebsiella pneumoniae

I risultati suggeriscono che la carne al dettaglio è un potenziale veicolo di trasmissione di ceppi di K. pneumoniae virulenti e resistenti agli antibiotici degli animali produttori di alimenti ad uso umano.

3 Settembre 2015
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Klebsiella pneumoniae è un colonizzatore comune del tratto gastrointestinale dell'uomo, animali da compagnia e animali di interesse zootecnico per il macello. Per poter intendere meglio la potenziale possibilità della trasmissione alimentare della K. pneumoniae nelle infezioni cliniche nell'uomo, vennero confrontati ceppi di K. pneumoniae provenienti da prodotti a base di carni venduti al dettaglio e campioni clinici umani e si valutò la loro similitudine in base alle resistenze agli antibiotici, la correlazione genetica e la virulenza.

La Klebsiella pneumoniae fu isolata dalle carni vendute al dettaglio in negozi di alimentari del Flagstaff nel 2012 e da campioni di urina e sangue del Flagstaff Medical Center tra il 2011-2012. Si analizzò la sensibilità antimicrobica, venne sequenziato tutto il genoma e venne determinata la virulenza extraintestinale da vari ceppi.

I ceppi provenienti da campioni di carni mostrarono probabilità di essere significativamente resistenti a molteplici farmaci e resistenti alle tetracicline e gentamicina rispetto ai ceppi isolati nell'uomo. Le analisi filogenetiche confermarono la presenza di strette correlazioni tra i ceppi provenienti dalle carni e gli isolamenti clinici nell'uomo. Entrambi i tipi di ceppi mostrarono una virulenza bassa tipo il modello di sepsi nei ratti. 

I ceppi di K. pneumoniae provenienti da campioni di carne furono i più probabili rispetto ai ceppi isolati in casi clinici nell'uomo a mostrare resistenza antibiotica, il che poterebbe riflettere le pressioni selettive dell'uso degli antibiotici negli animali di importanza zootecnica da macello. La stretta correlazione genetica tra i ceppi della carne e quelli dell'uomo, associati con similitudini della virulenza, suggeriscono che le barriere nella trasmissione tra queste due fonti sono basse. Presi nel loro insieme, i risultati di questo studio suggeriscono che le carni al dettaglio sono un potenziale veicolo di trasmissione di ceppi di K. pneumoniae virulenti e resistenti agli antibiotici di animali produttori di derrate alimentari per l'uomo.

Gregg S. Davis, et al. Intermingled Klebsiella pneumoniae Populations Between Retail Meats and Human Urinary Tract Infections. Clin Infect Dis. (2015) doi: 10.1093/cid/civ428. First published online: July 22, 2015

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