0
Dall'introduzione del test "backtest" per la rilevazione precoce di strategie di gestione dei suinetti realizzato da Hessing negli anni 90, questo test comportamentale è stato profondamente studiato, ma con risultati ambigui. Una possibile spiegazione è la mancanza di consistenza dei differenti metodi di classificazione utilizzati in questi studi, quindi il 1°obiettivo di questa ricerca fu indagare sulla consistenza dei vari studi in un gruppo di 120 suinetti. Attraverso un'analisi di correlazione, abbiamo associato il back test ad altri comportamenti in altri test realizzati (test di mescolamento/dominanza; test di gruppo: approccio all'uomo (HAT), test nuovo oggetto (NOT), test porta aperta (ODT); e test individuali: test a campo aperto (OFT)). 2°obiettivo, in un gruppo più grande di suinetti (n = 3555), abbiamo studiato 4 metodi diversi di classificazione che utilizzano parametri differenti (latenza, durata e frequenza) e vari test di ripetizioni del backtest (1, 2, 3, e 4).Poi, abbiamo testato l'effetto della classificazione dei suini in accordo con ogni metodo, analizzando la loro distribuzione attraverso le varie categorie e la variabilità dei dati comportamentali usando il modello dei 120 suinetti (analisi di categoria).
Infine, abbiamo convalidato i risultati delle analisi di categoria con i risultati delle analisi di correlazione. L'analisi di correlazione ha rivelato una debole (dominance: rS < 0.18) a moderatamente forte correlazione tra (test di gruppo o individuale: rS < 0.38) il comportamento al backtest ed il comportamento durante altri tests, alcune correlazioni hanno raggiunto la significanza, sopratutto con il HAT ed il OFT (locomozione, esplorazione e contatto con oggetto). La ricerca dei differenti metodi di classificazione ha mostrato che oltre la metà delle classificazioni erano impraticabili nel nostro campione dovuto al numero troppo esiguo di suinetti nelle categorie rappresentate dai suinetti ad elevata reattività (HR) e a bassa reattività(LR). Nonostante tutto, le differenze tra le categorie di backtest erano dipendenti dal metodo utilizzato, e la miglior soluzione tra la categoria e l'analisi di correlazione si raggiunse con il metodo di classificazione utilizzando i parametri di latenza e durata per 4 ripetizioni dei backtest (LD1234).
I nostri risultati, rispetto alla consistenza tra i vari studi per il comportamento del backtest nei suinetti, indica una disposizione di coping (strategia di adattamento) modulata da una componente ambientale: per esempio, i suinetti preferiscono un certo tipo di coping, ma questo è modulato da fattori prossimi determinati dall'ambiente o da situazioni come: età ed esperienza, condizioni sociali o situazione del test comportamentale. Il risultato di questo studio è compatibile con studi precedenti di comportamento intra-situational, nei quali il comportamento dei suinetti nei backtest sembravano essere più che una semplice intuizione o casualità, ma anche meno rispetto alle strategie fissate come ipotizzato originariamente. I risultati mostrano anche che l'analisi di correlazione è associata alla categoria d'analisi, ma nel caso della categoria d'analisi, si deve fare attenzione alla classificazione dei soggetti in studio. Tuttavia, il backtest potrebbe essere un metodo utile per indagare sugli addattamenti individuali a differenti tipi di sfide in campo.
Manuela Zebunke, Gerd Nürnberg, Nina Melzer, Birger Puppe.The backtest in pigs revisited—Inter-situational behaviour and animal classification.Applied Animal Behavior Science September 2017Volume 194, Pages 7–13
