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Vaccino orale basato su lievito di Saccharomyces cerevisiae per combattere il PCV2

I risultati presentati nello studio mostrano il possibile uso di S. cerevisiae, esprimendo proteine virali ricombinanti sulla sua superficie, come un vaccino orale nei confronti del PCV2.

17 Novembre 2015
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Attualmente il circovirus suino tipo 2 (PCV2) è endemico nei principali paesi produttori di suini, causando la malattia associata al PCV (PCVAD), associata a gravi perdite economiche. Le strategie vaccinali attuali si basano sulla proteina del capside del virus e funzionano bene per prevenire il PCVAD, però non per indurre immunità sterile(completa). Inoltre, vaccinare tutti l'allevamento è caro e comporta molto tempo.

Nel presente studio si è realizzata una "prova di concetto" per verificare l'efficacia del lievito di Saccharomyces cerevisiae ricombinante (liofilizzato ed in povere) esprimendo la proteina del capside del PCV2b in forma stabile sulla superficie, come un vaccino somministrato per via orale. Prima dell'infezione sperimentale con un ceppo di PCV2 definito, i suini indenni da PCV2 ricevettero 3 dosi vaccinali o non furono vaccinati. Settimanalmente si prelevavano le temperature rettali e si raccoglievano campioni di siero e feci. Alla fine dello studio, i suini furono sacrificati e si raccolsero campioni di tessuti per le analisi delle cariche del PCV2b con qPCR ed immunoistochimica. 

Il picco della viremia nel siero e nelle feci dei suini non vaccinati fu maggiore rispetto a quelli vaccinati. Inoltre, si trovarono più sIgA nelle feci di suini vaccinati che in quelli non vaccinati. La vaccinazione si associò con minori concentrazioni sieriche di TNFα e IL-1β, però con concentrazioni più alte di IFNα e IFNγ rispetto ai suini non vaccinati. Alla fine della prova, si trovò una carica virale più alta nei vari tessuti linfatici e nell'ileo dei suini non vaccinati rispetto ai vaccinati. La differenza tra i gruppi fu specialmente evidente nell'ileo.

I risultati presentati nello studio dimostrano un possibile uso del S. cerevisiae esprimendo proteine virali ricombinanti sulla sua superficie, come un vaccino orale nei confronti del PCV2. L'uso del S. cerevisiae ricombinante, liofilizzato ed in polvere, come vaccino orale che si potrebbe mescolare nel mangime, offre una alternativa economica e facile da gestire, con i vantaggi aggiuntivi che non viene richiesta la refrigerazione durante i trasporti e lo stoccaggio.

Robert Patterson, Thomas Eley, Christopher Browne, Henny M. Martineau, Dirk Werling. Oral application of freeze-dried yeast particles expressing the PCV2b Cap protein on their surface induce protection to subsequent PCV2b challenge in vivo. Vaccine. 2015 Oct 14.
doi: 10.1016/j.vaccine.2015.10.003

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