Agosto è il mese delle vacanze per eccellenza, almeno nel nostro settore, e sembra che abbia contagiato il mercato. Dopo un luglio mosso a tutti i livelli, agosto è stato calmo e dà l'impressone che, indipendentemente dai movimenti usuali, i prezzi si siano mantenuti stabili per quanto riguarda i cereali; la cosa cambia per quello che riguarda i proteici, che commenteremo in seguito...
Il mercato di Chicago, con i raccolti eccellenti confermati e senza poter giocare la "carta" delle piogge o della siccità, sta cedendo le proprie quotazioni, compensate in parte dai movimenti delle valute e dall'aumento, almeno dei prezzi finali, delle materie prime. A questo dobbiamo aggiungere la poca voglia di fare niente e alla mancanza di chi prende le decisioni nelle aziende che commercializzano...
In quanto al mercato europeo e spagnolo, continua la pressione del raccolto di frumento nel Mare Nero, che compensa le riduzioni della Francia. Le offerte in Spagna, man mano che l'orzo e il frumento hanno spazio nei magazzini, si va riducendo e direi che le offerte a partire da ottobre brillano per assenza oppure sono a prezzi non ragionevoli. In quanto al Duero, le offerte continuano ad esserci, però ogni volta maggiore è la scarsità di camion, con il conseguente aumento dei prezzi dei trasporti: la conseguenza è il rincaro eccessivo dei prezzi. Nonostante quanto sopra, per i prezzi di consegna immediata sono simili...
Vediamo i prezzi: il frumento è quotato a circa 165/164 €/Tm per la posizione da set/dic a 30gg e 168/167 per gen/mag. Il mais disponibile è quotato circa a 173/174, per la posizione nov/gen è quotato a 164/165 ed a feb/mag 167/168, inoltre lo si sta offrendo allo stesso prezzo per tutto il 2017. Per quanto riguarda l'orzo continua ad avere offerte per set/dic a livelli di 156/157 al porto.
Tutto questo senza contare la segale che è offerta a circa 150, o i tricali che non è noto...Riassumendo, continuano ad esserci abbondanti offerte nei porti, il che dà una grande tranquillità al possibile acquirente; da qui questo "desaparecido", consumando quello che già ha comprato, più l'orzo che continua ad uscire quello nazionale ed aspettando il raccolto del mais...
A tutto questo bisogna aggiungere che il poco o molto mais che si tratta, in generale è nazionale o francese ed a prezzi competitivi rispetto a quello dei porti, per lo meno sul mercato di Ebro, facendo eccezione logicamente della domanda che può esserci sul litorale...
L'impressione che ho è che grazie agli stocks esistenti ed alla bontà dei raccolti a livello mondiale, questa sarà la tendenza imperante nei prossimi mesi: aumenti puntuali e pure ribassi, con differenze tra gli alti e bassi non troppo significativi. Come ho già detto in precedenza, continuo a pensare che i ribassi già ci sono stati, però che difficilmente i prezzi scapperanno troppo...
La soia, uguale ai cereali, dato che i Fondi di Investimento non hanno potuto giocare con la climatologia ed i raccolti sono stati confermati come eccellenti, hanno ceduto contrariamente alla volontà di qualcuno, mi immagino...Oggi viene quotata a livello di 345 quella disponibile e circa a 350 da ottobre a dicembre, e per l'anno 2017 (gennaio/dicembre) la quotazione è circa a 335/340. Logicamente, questo ha influenzato direttamente la colza ed il girasole, che sono abbondanti e con varie offerte: le quotazioni della colza si attestano a circa 222/225 per quella disponibile e lo stesso per ott/dic. Il problema è che a questi prezzi la domanda è minima. Per quanto riguarda il girasole, le quotazioni più basse sono a 168 e quelle più alte a 224/225 quello disponibile e 220 quello da ott/dic. Per ultimo, il panello di girasole disponibile viene valutato a circa 220 e per quello del nuovo raccolto sui 215/210. Però il mercato, ugualmente come per la soia, si dedica ad aspettare e apparentemente non ha alcuna fretta...
Quello che è certo, è che difficilmente troveremo argomenti per giustificare rialzi importanti, cosa che sempre può succedere, ma ad oggi non li vedo e non li intuisco...
5 Settembre 2016