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Analisi della sanità in svezzamento ed ingrasso: un approccio differente (I)

Analizziamo un caso reale e comproveremo come un'analisi parziale di tutti i dati possa dar luogo a conclusioni equivoche.

Qualsiasi allevatore di suini che tenga un controllo dei dati produttivi del proprio allevamento o sistema produttivo, sa che il settore che produce una maggiore quantità di informazioni è la scrofaia. Il resto del ciclo produttivo (svezzamento ed ingrrasso), sono per principio, facili da controllare, per cui il volume di informazioni e le analisi sono relativamente semplici. E' indubbio che l'importanza economica di questi settori siano maggiori, per cui una corretta analisi e registrazione dei dati portano ad importanti possibilità di miglioramento delle performance produttive ed economiche.

Nel presente articolo, si analizza un caso reale, e vedremo come un'analisi parziale dei dati possa dare luogo a conclusioni equivoche.

In questo caso si tratta di un produttore che gestisce e controlla varie unità di svezzamento ed ingrasso (23 allevamenti, con un inventario medio di 69.000 capi). Alla fine del 2010 si è verificato un aumento della mortalità dovuto a diarrea, quando siamo stati chiamati per un'analisi del problema. In tutti gli allevamenti si usava lo stesso piano alimentare con le stesse formulazioni e medicazioni:

  • sottoscrofa dal parto fino a 32 giorni di età medicato con amossicillina (300 ppm) + colistina (150 ppm) + ZnO (2500 ppm)
  • Prestarter fino a 42 giorni di vita medicato con amossicillina (300 ppm) + colistina (150 ppm) + ZnO (2500 ppm)
  • Starter fino a 70 giorni di vita medicato con amossicillina (300 ppm) + colistina (120 ppm)
  • Magronaggio non medicato e ingrasso senza medicazione.

Abbiamo analizzato i dati dal 19 novembre al 16 dicembre, ossia, di quattro settimane, quelle che hanno avuto un aumento della mortalità per diarrea. Non abbiamo ricevuto i dati pregressi di mortalità, né di altri parametri come il consumo di mangime, ecc. Il primo approccio fu verificare se l'aumento della mortalità era avvenuto in tutti gli allevamenti oppure solo in alcuni di essi. Dal totale delle mortalità del gruppo, il 14,2% corrispondevano alla diarrea. Dei 23 allevamenti, 5 risaltavano per una mortalità molto più elevata (il 27,1%), in base a questo sono state realizzati due gruppi di studio:

  • Gruppo 1: allevamenti con diarrea (5 allevamenti)
  • Gruppo 2: allevamenti senza diarrea (18 allevamenti)

Il primo passo fu analizzare la % di mortalità totale.

In entrambi i gruppi la mortalità era similare (3,6% allevamenti con diarrea vs 3,2% allevamenti senza diarrea ). Quindi la prima conclusione è che l'aumento della mortalità per diarrea non si traduceva in un aumento globale della mortalità negli allevamenti, per cui, sembrava che quello che succedeva è che stavano morendo di diarrea che in precedenza morivano di altre cause.

In secondo luogo, si proseguì con l'analisi della mortalità per causa e per localizzazione (svezzamento e/o ingrasso) dei gruppi separatamente.

colonna mortalità

Grafico 1: Distribuzione della % di mortalità secondo la fase produttiva. Gruppo 1 vs gruppo 2

Secondo il grafico precedente, nel gruppo d'allevamento con diarrea la metà della mortalità avveniva in svezzamento e l'altra metà in fase di ingrasso. Senza dubbio, nel gruppo con diarrea, la % maggiore di mortalità (65,2%) era in fase di ingrasso.

Pertanto, il passo successivo fu analizzare le cause di mortalità per ogni gruppo per ogni fase (grafici 2, 3, 4 e 5).

mortalità per cause 2

Grafico 2: Distribuzione della % di mortalità per causa in svezzamento del gruppo con diarrea.

distribuzione cause morti

Grafico3: Distribuzione della % di mortalità per causa in ingrasso del gruppo con diarrea.

scarti 64%

Grafico 4: Distribuzione della % di mortalità per causa in svezzamento nel gruppo senza diarrea.

mortalità ingrasso ultimo

Grafico 5: Distribuzione della % di mortalità per causa in ingrasso nel gruppo senza diarrea.

Nel gruppo d'allevamenti con diarrea, questa si concentra nella fase di svezzamento e nel gruppo di allevamenti senza diarrea la causa principale sono gli scarti. Nell'ingrasso le distribuzioni delle cause sono simili, comprensibile dato che la diarrea colpiva i suinetti in fase di svezzamento.

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