Marzo è passato sotto gli auspici del mantenimento del prezzo. Tutti i suini in vendita non rimangono indietro e vengono macellati. I pesi mostrano qualche contraccolpo, ma le medie sono ancora da record.
Il peggio è passato. Il recupero veloce e consistente di febbraio sembra irreversibile e una volta passata Pasqua dovrebbe succedere lo stesso di ogni anno: fermezza e determinazione dei prezzi fino a giugno. Il prezzo attuale già supera il valore di costo e la produzione inizia a respirare tranquilla.
La recente e superata situazione dei prezzi al di sotto dei costi ha provocato malessere e stress in tutta Europa: in Francia i camion dei suini provenienti dalla Spagna sono stati attaccati - con la passività delle Autorità - il che sembra intollerabile.
Le coooperative danesi Tican e Danish Crown si sono fuse con la maggior parte dei voti degli associati; la questione è proprio in questo momento nelle mani delle autorità europee anti-trust che dovrebbe dare il via a questa macro fusione. Se tutto viene confermato, la macellazione ed i sezionamento rimarrà tutto in mano ad un unico soggetto. A questo movimento, si interpreta la ricerca dell'ottimizzazione dell'industria danese delle macellazioni. La Danimarca è il paese con il know-how più avanzato in questo settore: un modello da seguire su molti aspetti.
L'operazione di ammasso delle carni suine in modo privato continua con un buon ritmo e - sorpresa! - la Spagna è leader per le quantità di contratti, con la Catalogna in primis.
Gli stocks europei continuano ad essere molto importanti e l'assenza della Russia non si compensa in modo soddisfacente. L'euro continua ad essere debole e la debolezza aiuta l'export verso i paesi terzi.
Speriamo che aprile passi senza soprassalti e che l'aria di maggio aiuti a sostenere e migliorare le attuali quotazioni. La speranza sembra confermarsi e viene indicato un 2015 accettabile.
Dal proverbio spagnolo: "avvolgendo il filo si ottiene un gomitolo".