I principali problemi legati alle mosche nelle produzioni zootecniche intensive derivano dalle mosche nate all’interno dello stesso allevamento.
Le mosche contaminano i mangimi veicolando numerosi agenti patogeni e quindi sono un rischio per la salute di persone e animali. Inoltre inducono fastidio e stress negli animali. Pertanto, un controllo inefficace delle mosche in allevamento comporta un impatto economico significativo a causa della trasmissione di malattie e della diminuzione delle produzioni.
Non bisogna sottovalutare anche i problemi connessi alla infestazione da mosche nelle aree residenziali limitrofe agli allevamenti zootecnici.
Prima di pianificare un Programma di Controllo delle mosche, dobbiamo conoscerne la biologia per implementare strategie che comprendano misure biologiche e chimiche adattate a ciascun sistema produttivo.
Prima di pianificare un Programma di Controllo, dobbiamo conoscerne la biologia per realizzare una serie di azioni che comprendano misure colturali, biologiche e chimiche adattate a ciascun sistema produttivo.
Le mosche di interesse zootecnico
Tra le specie di mosche di interesse zootecnico le principali sono:
- Mosca domestica (Musca domestica)
- Mosca domestica minore (Fannia canicularis)
- Mosca nera della spazzatura (Ophyra aenescens)
- Mosca degli stabili (Stomoxys calcitrans)
- Moscone verde (Lucilia sericata)
Negli allevamenti di suini, vale la pena evidenziare:
Specie | Mosca domestica (6-8 mm) |
Mosca domestica minore (5-6 mm) |
Tassonomia | Ordine: Díptera Famiglia: Muscidae Genere: Musca Specie: M. domestica |
Ordine: Díptera Famiglia: Fanniidae Genere: Fannia Specie: F. canicularis |
Alimentazione | Succhiatore | Succhiatore |
Riproduzione e allevamento | Materiale in decomposizione (liquami, mangimi, foraggi in decomposizione, spazzatura organica) | Materiale in decomposizione, punti di fermentazione del cibo (cumuli di spazzatura, contenitori…) |
Ciclo biologico | 14 giorni | 15-30 giorni |
Danni | ↓ Produzione Cherato-congiuntiviti Vettori di malattie |
↓ Produzione Cherato-congiuntiviti Non vengono considerati vettori significativi di malattie. Preferiscono vivere all'esterno. Possono causare miasi |
Vie di trasmissione delle malattie | Fase adulta: -Trasmissione meccanica: zampe e proboscide - Trasmissione patogeni con rigurgiti e defecazione |
Fase adulta: -Trasmissione meccanica: zampe e proboscide - Trasmissione patogeni con rigurgiti e defecazione. |
Quando le temperature sono elevate e ci sono condizioni di umidità adeguate per la loro moltiplicazione, l'indice di popolazione delle mosche aumenta. Questo aumento si verifica notevolmente in primavera-estate.
La mosca domestica
È l'insetto più frequente negli allevamenti di suini. Sono insetti diurni con un'aspettativa di vita dai 14 ai 30 giorni, piuttosto lunga, purché la temperatura sia superiore ai 10-15ºC.
Hanno un apparato buccale succhiante privo di denti, formato essenzialmente da una "proboscide" predisposta per l'ingestione di cibo liquido. Per nutrirsi, la mosca rilascia la saliva sul cibo per scioglierlo e poi lo succhia con la proboscide. Una popolazione incontrollata di mosca domestica in allevamento ha un interesse importante dal punto di vista sanitario: si tratta infatti di vettori meccanici di patogeni attraverso zampe, proboscide o rigurgito e defecazione. Sviluppano il loro ciclo biologico in prossimità di qualsiasi tipo di materia organica di cui si nutrono.
Il ciclo vitale
Attraversano le 4 fasi: adulto-uovo-larva (L1-L2-L3) e pupa, in tempi record quando temperatura, umidità e condizioni di alimentazione sono ottimali.
Una femmina depone fino a un totale di 900 uova in tutta la sua vita. in "pacchetti" di 75-150 alla volta.
I primi stadi delle larve si sviluppano nella materia organica con una umidità superiore al 90%.
Durante il 3° stadio, la larva si avvicina alla luce e alle zone di minore umidità e temperatura. In questa fase smette di nutrirsi per prepararsi a impuparsi.
Terminato il periodo di pupa, la mosca rompe l'estremità del pupario, striscia velocemente, mentre le sue ali si aprono e il suo corpo si espande, si asciuga e si indurisce, raggiungendo la sua piena attività in circa 15 ore, accoppiamento compreso....
L'importanza del controllo delle mosche ed i loro stadi larvali
A causa del loro rapido sviluppo e dell'elevato numero di uova prodotte dalle femmine, le popolazioni muscine crescono rapidamente dall'inizio della primavera alla fine dell'estate.
Durante i mesi freddi, se trovano un microclima adatto all'interno delle strutture, continueranno a riprodursi con minore frequenza. Rimarranno però anche forme di resistenza sotto forma di uova e pupe che, una volta raggiunta la temperatura ambientale adeguata, riprenderanno il loro sviluppo e costituiranno una vera e proprio piaga...
Il potenziale riproduttivo della Mosca Domestica è notevole: sebbene non tutte le uova deposte siano vitali, la maggior parte di esse lo è. Se si sviluppassero tante mosche quante sono le uova, ciò implicherebbe una popolazione più grande degli abitanti della terra. Per questo motivo, nell'effettuare il controllo, bisogna tenere conto della gestione di quei punti critici dove si depositano uova, pupe e larve, sia nella stagione calda che in quella fredda.
E' necessario un Piano di Controllo continuo e scrupoloso all'interno dell'allevamento.
Dobbiamo tenere in considerazione l’igiene dei grigliati e delle lettiere, l'accumulo di escrementi nelle fosse, la gestione del letame/liquame, la raccolta del mangime avanzato, i resti nelle mangiatoie, ecc...
Si stima che 1 kg di letame/liquame fresco possa nutrire 4.000 larve di mosca.
Negli allevamenti, la presenza di mosche può diventare un problema rilevante, con conseguenze economiche e sanitarie, non solo per l'allevatore, ma per tutti i residenti entro un raggio di 30 km, poiché questa è la distanza percorribile dalla mosca domestica.
Nessun programma di prevenzione delle malattie dovrebbe sottovalutare il controllo integrato della popolazione muscina.
Importanza economica e sanitaria di una forte presenza di mosche
Una elevata popolazione di mosche provoca:
- Stress con ridotta ingestione di mangime
- Perdite produttive che possono raggiungere il 10-15%
- Impatto ambientale e sociale nelle aree residenziali limitrofe.
- Vettore di malattie. La tabella seguente mostra gli agenti infettivi che possono trasmettere (Tabella 1)
Tabella 1. Tipi di agenti infettivi che possono essere trasmessi dalle mosche.
Malattie enteriche | Infezioni oculari | Mastiti | Parassitarie | Virali |
Colera Salmonellosi Shigelosi E. Coli Campylobacter TGE (Gastroenterite Trasmissibile Suina) Brachispira hyodisenteriae Streptoccosus Suis tipo II Coccidiosi |
Chlamidia | Stafilococchi Streptococchi |
Nematodi Ascaridi |
Aujeszky Afta PRRSV Rotavirus |
Se usiamo solo insetticidi verso l’insetto adulto (adulticidi), non domineremo mai la situazione ed il costo economico sarà significativo in aggiunta alle perdite per produzione e malattie. Inoltre, l'uso indiscriminato di insetticidi chimici ha finito per generare molte resistenze.
Negli ultimi anni sono state adottate ulteriori misure, come esche e trappole, ottenendo buoni risultati. Se non si ricorre ad una gestione integrata con misure di pulizia degli ambienti, insieme a strategie biologiche e chimiche adeguate a ciascun sistema produttivo, non sarà possibile controllare il problema.
Alcune curiosità delle mosche
Una sola mosca è in grado di trasportare 33 milioni di microrganismi pericolosi.
La mosca, ogni volta che si posa, rigurgita ciò che ha nello stomaco e mangiando defeca: è quindi un importante vettore di microrganismi che aumenta il rischio di trasmissione di malattie infettive.
Le mosche fungono da vettori meccanici per un'ampia gamma di agenti patogeni, attraverso le loro zampe e l'apparato buccale.
Mangiano da 2,5 a 4 volte al giorno. Rigurgitano più di 30 volte. Vomitano e defecano più di 50 volte al giorno.
In ciascuna di queste attività in un solo giorno, viene generato un enorme pericolo di contaminazione e malattia...