Nel giugno 2016 si è tenuto un referendum per decidere se il Regno Unito dovesse rimanere nell'Unione Europea. L'opzione di abbandonarlo ha vinto col 51,9 a 48%. Solo un 1%. Il primo ministro Theresa May ha iniziato a marzo 2017, il processo che sarebbe culminato il 29 marzo 2019 con l'uscita del Regno Unito. Tuttavia, l'accordo per la cosiddetta Brexit, tra l'UE e il Regno Unito, è stato respinto tre volte dal parlamento britannico. Dopo una proroga iniziale fino al 12 aprile 2019, i leader europei hanno ora accettato un nuovo rinvio fino al 31 ottobre 2019. In quella data, il Regno Unito deve abbandonare l'Unione Europea il 31 ottobre 2019 a meno che non venga accordato una nuova proroga.
Siamo di fronte a una situazione incredibile in cui tutte le opzioni rimangono aperte, dallo status quo a un Brexit "dura" con tutti i range intermedi. Il cosiddetto "hard Brexit" o "nessun accordo" si verificherebbe se non fosse raggiunto un accordo tra l'UE e il Regno Unito, lasciando il commercio tra le due parti soggetto alla decisione dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), che implicherebbe l'istituzione dei dazi. Il Parlamento britannico ha votato una legge che vieta l'uscita del Regno Unito senza accordo, tuttavia, il rischio di un'uscita "Senza accordo", con l'imposizione di dazi, non è nullo. I dazi sulle carni suine sono complesse e spesso superano il 40% del valore. Il governo britannico ha indicato che in caso di uscita ‘Senza Accordo’, ridurrebbe i dazi di tutte le carni suine importate per un periodo iniziale di 12 mesi per limitare l'inflazione dei prezzi al dettaglio e l'impatto sulle forniture nel Regno Unito. Ci sarà anche un caso speciale per le importazioni di suini vivi e carni suine dalla Repubblica d'Irlanda.
Se il Regno Unito non rimane nel mercato unico (come se vi fosse un'uscita "Senza Accordo"), gli operatori dovranno affrontare ulteriori barriere commerciali, dal momento che il Regno Unito si trasformerà in un paese terzo. Ciò include, ad esempio, nuovi certificati sanitari per l'esportazione, controlli veterinari alle frontiere, certificati di origine, notifiche di esportazione, ecc... Ciò rallenterà gli scambi tra il Regno Unito e l'UE ed aumenterà i costi.
A causa di accordi commerciali con paesi terzi o di regolamenti interni più rigorosi in materia di benessere o ambiente, le norme potrebbero persino essere modificate, il che aggiungerebbe un ulteriore livello di complessità alle relazioni commerciali tra le due parti. Altri temi importanti sarebbero l'etichettatura finale del prodotto e gli aspetti pratici dei nuovi timbri sanitari del Regno Unito.
Infine, vi è una chiara mancanza di preparazione, specialmente nel Regno unito. Ad esempio, è probabile che i camion semplicemente "passeranno" durante i primi sei mesi in caso di partenza "Senza Accordo". Il commercio nel Regno Unito dipende in gran parte dal passaggio di Calais-Dover e il rallentamento dei camion a questo punto potrebbe significare un incubo logistico...
Le esportazioni di carni suine della EU-27 verso il Regno Unito sono essenziali per il settore suinicolo europeo
Il Regno Unito è un forte importatore di carni suine e bacon. È una destinazione principale per le carni suine danesi, irlandesi, tedesche e olandesi e per prodotti a base di carni suine provenienti da tutta Europa. L'autosufficienza del paese è di solo il 54,3 %.
Nel 2018, il Regno Unito ha importato 1,038 milioni di tonnellate di prodotti a base di carni fresche, congelate e trasformate, quasi tutti provenienti dall'UE-27 (vedi sotto). Sono cifre al ribasso, dal momento che non tengono conto di tutti i prodotti che contengono carne suina, come i pasti pronti, così come i grassi o alcuni sottoprodotti. Questi numeri rappresentano il 4,5% del totale della produzione dell'UE. Alterazioni di questa portata potrebbero creare gravi perturbazioni commerciali nell'UE. Il settore irlandese sarebbe particolarmente colpito, a causa dell'importanza delle esportazioni irlandesi di suini vivi nell'Irlanda del Nord e nel Regno Unito.
Le esportazioni di prodotti a base di carni suine britanniche sono minori, ma anche significative (347.000 tonnellate nel 2018). Si basano principalmente sullo squilibrio tra i tagli con una grande domanda interna, come il lombo, quelli di poca domanda, come le spalle con la zampa ed in una posizione intermedia le pancette. Inoltre, le carcasse delle scrofe sono state tradizionalmente esportate nell'Europa continentale. Il Regno Unito esporta fuori dalla UE, principalmente in Cina, Hong Kong e USA, però nel 2018, il 63% delle proprie esportazioni di carni suine, fresche e congelate, furono alla UE, essendo l'Irlanda, con molta differenza, la destinazione principale.
Attualmente, il Regno Unito beneficia di 41 accordi commerciali negoziati con l'UE e paesi terzi. I negoziati con le principali destinazioni come Giappone, Corea e Canada per sostituire questi accordi non stanno avanzando rapidamente e gli esportatori britannici di carni suine corrono il rischio di essere svantaggiati nei confronti dei competitors della UE o di altri paesi.
E adesso?
Nel 2017, la UECBV (l'Unione Europea dei Commercianti di Bestiame e di Carne), ha commissionato uno studio sui principali impatti potenziali di una hard Brexit sul settore europeo delle carni. Questa relazione continua ad essere la migliore valutazione delle possibili conseguenze di un'uscita "Senza Accordo" per il settore delle carni. È una lettura deprimente.
Una Hard Brexit significherebbe una caduta del 48% delle esportazioni suine della UE verso il Regno Unito, una caduta del prezzo dei suini del 7% ed una perdita totale di 33.000 posti di lavoro nell'industria delle carni europea.
Questi numeri indicano lo scenario peggiore e, normalmente, la cosa peggiore che può accadere non accade mai...
Sebbene le aziende, il Parlamento e la maggior parte dei britannici rifiutino la possibilità di una Hard Brexit, il 27% dei britannici vuole lasciare l'Europa sbattendo la porta, con o senza accordo.
Dobbiamo comprendere il processo Brexit come un malinteso. Non c'è mai stato un piano o una visione chiara di quello che è possibile dopo la Brexit.
Il Regno Unito è attualmente un paese diviso con opinioni più forti su entrambe le parti, il che significa che la risoluzione non sarà facile.
L'accordo di uscita è solo l'inizio di un lungo processo di negoziazione di una nuova relazione tra l'UE e il Regno Unito che richiederà molti anni per concretizzarsi. Il commercio di prodotti agricoli sarà indubbiamente discusso in grande dettaglio. Per fare un esempio, i negoziati tra l'UE e la Svizzera per un nuovo accordo commerciale sono durati gli ultimi quattordici anni. Non aspettarti che la Brexit venga risolta in ottobre...