Burset: in cima al mondo

Dal 5 aprile, il prezzo del suino alla Borsa di Mercolleida rimane invariato, ancorato a un sorprendente 2,025 € / kg di peso vivo all'uscita dall'allevamento. Ci sono state 8 conferme dei prezzi dei suini consecutive, cosa rara in aprile o maggio...

Poche cose sono cambiate nell'ultimo mese. La carne è ancora molto pesante per l'impossibilità di esportare in Paesi Terzi (inoltre la stagione delle grigliate è iniziata con il piede sbagliato a causa del maltempo) e il suino continua ad essere in alto per la spettacolare mancanza di capi per la macellazione.

"Le spade sono ancora alte"... La PRRS sembra attenuare la sua virulenza (seguendo lo schema classico delle malattie virali) anche se siamo ancora molto lontani dal recupero di una sanità normale (ammesso che tale normalità esista...). Riteniamo che se viene confermato che la PRRS sta attenuando la sua virulenza e letalità, è molto probabile che l'offerta di suini da macello recuperi la sua naturalezza entro la fine dell'anno. Se confermata, sarebbe un'ottima notizia...

Il prezzo spagnolo (prezzo ufficiale) continua ad essere ai vertici del podio mondiale (tra i paesi con produzioni significative). Il suino spagnolo è sul tetto del mondo da molte settimane...

Secondo 3tre3 e Mercolleida, questi sono i prezzi equivalenti in €/kg a peso vivo dei principali paesi produttori in Europa e nel Mondo:

Si noti che, ad eccezione della Cina, il gruppo di testa è composto interamente da paesi europei.

Commentiamo che se i prezzi in Canada sono quelli realmente applicati sul mercato, beh... presto ci sarà una drastica riduzione della popolazione suina. Gli allevatori canadesi non possono sopravvivere a prezzi inferiori a 1 € al kg di peso vivo per mesi e mesi.

Com'è possibile che, essendo la Spagna un mercato che esporta più della metà di quello che produce, da diverse settimane abbia il prezzo del suino più caro al mondo?... La risposta è l'estrema efficienza e competitività dei macelli spagnoli. I macelli hanno bisogno di quanti più suini possibile per diluire e contenere i costi; a quanto pare preferiscono perdere pochi centesimi al chilo piuttosto che macellare meno (il che provocherebbe un'esplosione del costo unitario al chilo).

I suini non vengono richiesti (si sa che non ce ne sono...) ma tutti quelli offerti vengono macellati. I pesi medi delle carcasse sono circa 3 kg in più rispetto allo scorso anno nelle stesse date; Questo dato non significa che ci sono più suini, ma piuttosto indica che l'allevatore massimizza il proprio profitto e approfitta dell'attuale ottima situazione congiunturale. Tali carcasse pesanti forniscono pezzi sovradimensionati e creano alcuni problemi commerciali nelle varie destinazioni. Non ci sembra un problema minore...
L'eccezionalità della situazione attuale fa sì che i macelli non applichino alcuna sanzione per eccesso di peso (pena la perdita dell'offerta): un'altra anomalia nel singolare momento che stiamo attraversando... Con tutta l'obiettività, possiamo affermare che, nel mercato spagnolo e in questo momento, tutti i fattori sembrano sbilanciati a favore dell'allevatore...

Nei paesi dell'Europa Centrale, i macelli non hanno altra scelta che ridurre le loro dimensioni: la riduzione delle popolazioni di suini è strutturale e sembra inevitabile che le attuali cifre minime di macellazione vengano mantenute o addirittura diminuite. Molte scrofe sono state macellate e non c'è alternativa: la capacità di macellazione e la dimensione aziendale dovranno essere ridotte.

Nel mercato spagnolo tutto sembra appeso a un filo: i suini sono estremamente cari per lo strangolamento dell'offerta, le carni mostrano evidenti segni di stanchezza per la contrazione dei consumi ed i prezzi dei prodotti trasformati continuano ad essere inferiori al costo di produzione.

Lo scorso fine settimana si è conclusa una delle più grandi fiere alimentari della Cina: SIAL – SHANGHAI; la delegazione spagnola degli esportatori di carne era molto numerosa. Tutti gli operatori affermano che le vendite si sono fatte notare per la loro assenza... È confermato, ancora una volta, che i mercati asiatici, con i prezzi attuali spagnoli, sono lontani dalle loro possibilità di vendita....

In circostanze normali, le estati in Spagna sono caratterizzate da un'offerta molto bassa di suini a causa del metabolismo degli animali; quest'anno la situazione si ripeterà, ma più esacerbata. L'estate si preannuncia estremamente calda ed a questo dobbiamo aggiungere che gli effetti della mortalità dei suinetti per la PRRS continueranno a incidere sulla scarsa offerta: può succedere che in alcune settimane manchino molti più suini di quanto sarebbe normale in luglio o agosto... Sarà necessario rivedere la logistica applicabile a tale carenza...

Il prezzo dei suini in Spagna è in cima al mondo... Come accennato nel Commento precedente, abbiamo un prezzo del suino a peso vivo più costoso del prezzo in Cina. Inaudito ma vero... Questo prezzo sontuoso (quasi meglio un monumento al prezzo...) così esagerato sta sollecitando il mercato a limiti insopportabili; le aziende (macellazione, sezionamento, produzione di insaccati) stanno perdendo settimana dopo settimana, senza segni di cambiamenti a breve termine. Come abbiamo annunciato, presto ci saranno conseguenze negative...

Incrociamo le dita e speriamo che l'offerta di suini vivi si riprenda entro l'autunno; sarebbe la soluzione migliore...

Non lasciamo che la speranza ci abbandoni... Come disse Khalil Gibran, un famoso poeta libanese: "Nel cuore di ogni inverno vive una palpitante primavera, e dietro ogni notte arriva un'alba sorridente"...

Guillem Burset