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Trentacinque giorni e cinque mercati dopo, riprendiamo il filo delle novità economiche della produzione suinicola spagnola. Lo scenario attuale è radicalmente diverso da quello che esisteva quando abbiamo scritto il Precedente Articolo.
Avevamo annunciato che il prezzo del suino in Spagna non poteva fare altro che scendere e così è stato... La questione del quando è stata chiarita solo una settimana dopo il nostro articolo del mese scorso.
In Spagna abbiamo concatenato 5 mercati in calo; dai memorabili e storici 2,025 siamo scesi a 1,905. una discesa di 0,12 €/kg a peso vivo. Dopo 4 mesi in una situazione limite, il prezzo del suino scende planando, in un movimento senza panico, alla ricerca di un punto di atterraggio...
Riteniamo interessante osservare cosa è successo, in questo stesso periodo di tempo, in altri mercati (tutti ribassisti tranne la Cina):
- In Germania i suini sono scesi da 2,50 a 2,30, un calo di 0,20 euro a carcassa, pari a 0,152 €/kg sul peso vivo.
- In Francia (tradizionalmente il principale cliente della Spagna) i suini sono scesi da 2,35 €/kg carcassa a 2,05; l'enorme cifra di 0,30 €/kg di carcassa equivalente a 0,23 €/kg a peso vivo.
- In Canada (Ontario) i suini sono passati da 1,74 €/kg carcassa a 1,62; una diminuzione di 12 centesimi per carcassa, pari a circa 0,09 €/kg a peso vivo.
- Negli Stati Uniti i suini sono scesi da 2,09 €/kg carcassa a 1,76: 0,33 €/kg carcassa, pari a 0,25 €/kg a peso vivo.
- In Brasile sono passati da 1,27 €/kg di peso vivo a 1,19. Un calo di 8 centesimi al chilo vivo ed è ancora al minimo dei prezzi dei grandi produttori mondiali.
- In Cina i suini sono aumentati; da 2,09 €/kg a peso vivo -fine luglio- a 2,19 metà agosto. Si alzano con forza e decisione...
In Spagna il prezzo del suino va giù, ma in modo più contenuto che in Germania e -soprattutto- che in Francia. Anche in Canada e negli Stati Uniti il prezzo del suino è sceso dopo un mese di luglio chiaramente rialzista.
In Cina (finalmente!) il prezzo del suino sembra salire decisamente. Il principale fattore scatenante di questo aumento non è altro che la significativa macellazione di scrofe che si è verificato lì. Ricordiamolo, dalla fine di marzo alla fine di luglio il prezzo in Cina è stato inferiore a quello spagnolo. Le enormi perdite (i costi di produzione in Cina non hanno nulla a che vedere con quelli spagnoli, sono molto più alti) hanno costretto i grandi allevatori di suini a macellare le scrofe, in attesa di tempi migliori. In alcune grandi società di integrazione cinesi sono state segnalate perdite per centinaia di milioni di euro; la loro reazione con la macellazione delle scrofe, obbedisce alla logica del mercato...
Negli Stati Uniti, le macellazioni delle scrofe vengono segnalate ben al di sopra della norma. Alcuni grandi produttori hanno dichiarato perdite multimilionarie e stanno riducendo i loro censimenti. Intravediamo prezzi migliori in un futuro non troppo lontano...
Lo scenario spagnolo -e quindi quello europeo- appare molto complesso. L'offerta è ancora bassa, ma il consumo è scomparso e l'export verso i Paesi Terzi non c'è, né è previsto. Pertanto, la carne avanza...
Speriamo che la Rentrée (ritorno dei cittadini alle proprie case dopo le vacanze) contribuisca ad attenuare l'urto fornendo una buona iniezione ai consumi. Abbiamo molta paura che non basterà, anche se gli aiuti sono pochi.
Abbiamo intravisto in lontananza una piccola luce di speranza; al momento tremulo e insicuro, ma con segni di ampliamento. Ci riferiamo al commentato arretramento della popolazione suina cinese. Potrebbe benissimo succedere che tra pochi mesi il deficit di carne suina del gigante asiatico diventi importante. Dovremo aspettare per scoprirlo. Forse anche il prevedibile calo negli Stati Uniti può aiutare a migliorare le esportazioni spagnole.
In Spagna il prezzo del suino crolla a causa dell'estrema stanchezza del mercato. La capacità di macellazione installata supera di gran lunga la fornitura di vivo. Questa circostanza media e influenza notevolmente l’evoluzione del prezzo. Possiamo dire che i suini stanno scendendo, anche se non ne è rimasto nemmeno uno da caricare...
La perdita di virulenza dei ceppi PRRS predominanti in Spagna oggi è un dato di fatto. I suinetti che si ammalano in questo momento soffrono, ma sopravvivono. Malconci, ma sopravvivono... Questo fatto potrebbe portare ad un aumento significativo dell'offerta prima della fine dell'anno. Sappiamo che il fattore limitante dell'offerta spagnola è stata la presenza della PRRS poiché le scrofe sono tutte ancora lì attive... Pensiamo che a novembre potremmo vedere nuovamente un numero record di macellazioni.
I primi cali del prezzo del suino del mese di agosto non si sono trasferiti alla carne; Anche se i macelli sono ancora in "rosso", le perdite non sono più così sanguinose come a fine luglio.
È molto probabile che il prezzo del suino scenda finché i risultati settimanali dei macelli non saranno in pareggio (fino a 1,85? - fino a 1,80?). Potrebbe allora apparire un terreno più o meno compatto che durerebbe fino all'autunno inoltrato, quando arriverà quella che possiamo considerare la “normale offerta”. Anche se, come è evidente, resta tutto da vedere...
Saremo attenti a ciò che accade per segnalarlo...
In questi tempi straordinari, pieni di turbolenze, salviamo una frase del grande filosofo tedesco Immanuel Kant: “L'intelligenza dell'individuo si misura dalla quantità di incertezze che è in grado di sopportare.”
Guillem Burset
