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Cause di eliminazione delle scrofe: una torre di Babele (II)

Sembra importante e necessario stabilire una standardizzazione delle cause di eliminazione delle scrofe, e che siano, da una parte chiarificatrici per se stesse e dall'altra che permettano l'analisi comparativa tra allevamenti. Con questo articolo, si vogliono proporre alcune regole che aiutino all'uniformità di registrazione dei dati.

E' molto frequente che gli allevatori annotino una causa unica o poche cause per l'eliminazione delle scrofe. Frequentemente si utilizza una causa già impostata dal programma di gestione scrofe, e che molte volte non considerano per esempio, nessuna causa di tipo sanitario, anche perchè quando si registrano gli eventi , difficilmente si conoscono le cause di carattere sanitario sia per mancata formazione o mancanza di diagnosi. Allora, quello che si fa di routine è che la registrazione venga fatta in base ai segnali esterni senza considerare lesioni interne o altri tipi di diagnosi.

Partendo da questa base, i dati vengono analizzati nella miglior forma possibile, ma con la possibilità che ci possono essere degli errori, per cui la presa di decisioni di eventuali problematiche legate al tasso di eliminazione o di rimonta possono portare ad errori gestionali o sanitari. Questa situazione non apporta niente di chiarificante per un eventuale studio sulle cause di eliminazione, data la gran incertezza che c'è alla base.

Sembra pertanto necessario e fondamentale promuovere una standardizzazione delle cause di eliminazione delle scrofe che siano consistenti e che pertanto ci permettano di effettuare comparazioni tra allevamenti. Da qui ora, cerchiamo di proporre alcune norme per una standardizzazione:

1. Tipo di mortalità: Differenziazione tra scrofe morte ed inviate al macello. La differenza è semplice: la scrofa morta noi la troviamo così in allevamento (ovvero morte improvvisa o per malattia o lesioni croniche); la scrofa inviata al macello può esserla per essere inviata realmente al macello o per essere stata sacrificata in allevamento durante il periodo d'attesa per andare al macello (paradossalmente, quest'ultime non vengono considerate inviate al macello).

2. Cause di mortalità: Dobbiamo lavorare con poche cause, però chiaramente identificate. Inizialmente potrebbero essere:

a. Vecchiaia, età. Mai utilizzare per scrofe che abbiano meno di 5 parti, che è quando la scrofa raggiunge la sua massima dimensione, criterio che crediamo accettabile.

b. Infertilità. Solo se hanno passato almeno 2 calori dopo lo svezzamento (45gg) con relative coperture.

c. Anaestro. Se non è stata coperta almeno 8gg dopo lo svezzamento.

d. Condizione corporale. Solo se è di grado 1 o 2, però è necessario che l'allevamento registri questo routinariamente, cosa questa che è molto poco frequente.

e. Produttività. E' difficile da definire il punto limite per questo parametro, che inoltre dipende molto dall'allevamento; pertanto il nostro suggerimento è semplicemente che sia “ragionevole”. La scrofa sempre dovrebbe avere almeno due parti perchè si possa chiamarla "non produttiva". Curiosamente troviamo allevamenti nei quali molte scrofette si registrano con questa causa (bassa produttività), le cui origini normalmente risiedono nel management che si realizza più che nella scrofetta stessa.

f. Sanitarie. Data la sua importanza, conviene a sua volta differenziarle un minimo, dato che farlo bene presuppone un ritorno molto elevato nelle pratiche di management e di gestione sanitaria. Le più frequenti sono :

i. Torsione intestinale. Non deve essere annotata così se non si esegue la necroscopia.

ii. Clostridiosi. Non deve essere annotata così se non si esegue la necroscopia.


iii. Prolasso.

iv. Zoppie. E' la causa più frequente ed in auge in molti allevamenti. Multifattoriale dato che dipende da molti fattori : nutrizionali, di management (dimensioni del gruppo, statici-dinamici), delle strutture (tipo e stato dei grigliati) o genetici. Se è un problema, conviene registrarlo scrupolosamente, almeno durante il periodo in cui il problema è fuori controllo. Suggeriamo di annotare almeno:

1. Zoppie delle estremità (alta, sopra i piedi)

2. Unghie con lesioni

3. Unghie perse

4. Unghie troppo lunghe

5. Cuscini plantari con lesioni

6. Ascessi articolari

3. Evitare il più possibile la causa ‘altre’, preferibile ‘morte improvvisa’ che vuol dire morte inattesa con causa sconosciuta, senza necroscopia. Quanto maggiore questa percentuale per questa causa, peggiore la qualità dei dati.

Quale relazione esiste tra quello annotato e quello che realmente succede? Stalder et al (2007) hanno eseguito una revisione pratica eccellente dopo aver valutato circa 1000 scrofe al macello, concludendo che quasi la metà avevano annotazioni erronee. Le principali conclusioni di questo studio sono state le seguenti:

• ‘Età / vecchia’: c'erano circa il 19% di errori delle annotazioni ( suddiviso in questo modo secondo le cause reali: 12% infertilità, 4% erano giovani e 3% erano entrambe le cause precedenti).

Scrofe di tutti i parti (da 1 a 13) furono almeno una volta identificate come vecchia/età.

• ‘Infertilità’: Si annotarono erroneamente un 28 % dei casi reali, essendo quasi tutti (un 88 % degli stessi) dopo un solo calore nel quale la scrofa non rimase gravida (e pertanto non erano due coperture fallite come abbiamo suggerito precedentemente).

• ‘Anaestro’: Fu registrato abbastanza accuratamente (6% di errori).

• ‘Condizione corporale’: Fu registrato non accuratamente. Un 34 % delle volte con punteggio sopra il 3 (e non 1 o 2 come abbiamo spiegato precedentemente).

• ‘Produttività’: Circa 32% di annotazioni erronee, dato che la reale produttività era superiore alla media dello studio.

Le conclusioni derivanti dell'esperienza in allevamento e da studi, come questo precedente, parlano molto chiaro. Si annotano poco e male le cause di eliminazione delle scrofe, in molti casi perchè abbiamo un sistema di registrazione strutturato in modo sbagliato, sommato al personale d'allevamento, molte volte, poco addestrato.

Data la situazione attuale, dove il ritorno dell'investimento sui riproduttori deve essere maggiore che mai, troviamo percentuali eccessivamente e estranamente elevate di eliminazioni per età e scrofe morte, le cui cause reali solo possiamo presumere, dato che è impossibile fidarsi e quindi non si riesce a mettere in pratica una valida strategia per risolvere la problematica.

La standardizzazione delle annotazioni e la condotta del personale, formato almeno minimalmente, può aiutare a porre fine a questa situazione.

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