Il deficit strutturale dei suini in Germania si è manifestato violentamente in questo mese di febbraio. Di fatto, 4 settimane di quotazioni con rialzo di 20 centesimi per kg/carcassa (ripeto......20 centesimi in sole 4 settimane!!!). La diminuzione della popolazione suinicola e la minaccia della PSA (verificatasi nei paesi limitrofi) hanno provocato una specie di "panico del rifornimento" che ha fatto sbocciare questa violenta correzione dei prezzi al rialzo.
Questa situazione ha portato con sè tutti i paesi europei senza eccezione. Nel mercato spagnolo abbiamo visto la quotazione salire di 12 centesimi sul prezzo del vivo (equivalenti a 16 centesimi sulla carcassa) negli ultimi 4 mercati.
In Spagna si è macellato nel mese di febbraio a pieno ritmo; i pesi medi persistono ancora a + 2 kg di media rispetto ad un anno fa. In tutti i modi, la capacità di macellazione è cresciuta in modo spettacolare ed è stata sufficiente per ritirare ed assorbire dal mercato i ritardi natalizi, ed anche a causa dell'aumento del numero dei capi prodotti.
Quello che stiamo vedendo quest'anno è che si conferma la macellazione ad un livello superiore del 5% rispetto al 2017. Sono aumentati i volumi ed anche i prezzi: cosa si può chiedere di più!...
Ci sembra che il ritmo frenetico dei rialzi non potrà essere mantenuto. Le carni sono state rivalutate, ma ad un ritmo inferiore rispetto alle carcasse: il margine dei macelli si è visto fortemente penalizzato e scompare...è ovvio che il "desiderio di macellare" svanisce. Come sempre...il mercato impone le sue leggi.
In Europa la carne si è rivalutata. Nei mercati asiatici non si osservano cambi apprezzabili. Come al solito, se i suini aumentano di prezzo, bisogna che i prezzi delle carni accompagnino. E' molto presto per poter intuire quel che succederà quest'estate.
A febbraio il prezzo spagnolo è aumentato del 12%. Tutto indica che il 2018 sarà un buon anno, di nuovo, per gli allevatori. La Settimana Santa è già all'angolo; dopo il lunedì di Pasqua il mercato inizierà a fare l"olè" di primavera....e troveremo più allegria nel commercio.
Settimana dopo settimana, mese dopo mese, la Spagna conferma che la crescita rilevante del numero dei suini non è passeggero e che non si tratta di un miraggio. La professionalità di tutto il settore suinicolo spagnolo ci ha permesso di scalare la terza posiziona mondiale della produzione suinicola, dietro solo a Cina e Stati Uniti.
Concludiamo con una frase del grande Confucio: "la nostra maggior gloria non sta nel non cadere mai, ma alzarci ogni volta che cadiamo..."
Guillem Burset