Il colostro è essenziale per la sopravvivenza e la crescita dei suinetti appena nati (Figura 1) perché è la loro unica fonte di energia e fornisce anche l'immunità passiva dalla madre attraverso il trasferimento di immunoglobuline. Inoltre, il colostro contiene ormoni, fattori di crescita, enzimi, vitamine e minerali necessari per il corretto sviluppo dei suinetti. Le secrezioni di latte sono considerate colostro per circa 24 ore dopo il parto, quindi "latte di transizione" fino a 72 ore dopo il parto, diventando infine latte (Tabella 1). Questa differenza è dovuta ai cambi drastici nella composizione delle secrezioni lattee che si verificano all'inizio della lattazione, in quanto vi sono marcate diminuzioni delle concentrazioni di proteine, immunoglobuline e fattori di crescita e un aumento del contenuto di grassi, lattosio ed energia.
Tabella 1. Composizione di colostro, "latte di transizione" e latte nelle ore e nei giorni successivi al parto.
Composizione | Colostro | Transizione | Latte | |||
---|---|---|---|---|---|---|
0 h | 12 h | 24 h | 36 h | 72 h | 17 d | |
Proteina (%) | 17,7 | 12,2 | 8,6 | 7,3 | 6,1 | 4,7 |
Grasso (%) | 5,1 | 5,3 | 6,9 | 9,1 | 9,8 | 8,2 |
Lattosio (%) | 3,5 | 4.0 | 4,4 | 4,6 | 4,8 | 5,1 |
Sostanza secca (%) | 27,3 | 22,4 | 20,6 | 21,4 | 21,2 | 18,9 |
Energia (kJ/100g) | 260 | 276 | 346 | 435 | 468 | 409 |
Immunoglobulina G (mg/mL) | 64,4 | 34,7 | 10,3 | -- | 3,1 | 1,0 |
Attualmente, la maggior parte delle scrofe non produce abbastanza colostro per garantire una crescita ottimale dei loro suinetti. Un suinetto che pesa 1,4 kg alla nascita deve ingerire almeno 250 g di colostro per aumentare di peso. La quantità di colostro prodotta è molto variabile da scrofa a scrofa ed è influenzata dalle concentrazioni circolanti di vari ormoni. L'ossitocina è un ormone frequentemente utilizzato in sala parto per aiutare ad accelerare il processo del parto, ma svolge anche un ruolo importante nella qualità del latte all'inizio della lattazione. Infatti, l'ossitocina influisce sulla quantità di spazio (giunzioni strette-tight junctions) tra le cellule mammarie. Durante la fase di produzione del colostro, queste giunzioni sono aperte permettendo a grandi molecole, come le immunoglobuline, di passare direttamente dal sangue della scrofa al colostro (Figura 2). Dopo il parto, queste giunzioni si restringono gradualmente fino a diventare impermeabili, alterando così la composizione delle secrezioni lattee e terminando la fase di produzione del colostro.
Recentemente è stato condotto un test presso il Centro Canadese di Ricerca e Sviluppo Agricolo e Agroalimentare di Sherbrooke (Sherbrooke Research and Development Centre of Agriculture and Agri-Food Canada) per studiare il ruolo potenziale dell'ossitocina nel prolungare la fase del colostro nelle scrofe. Le scrofe Yorkshire X Landrace di secondo parto sono state assegnate a due gruppi di trattamento, ricevendo iniezioni di soluzione salina (controllo) o una dose molto alta (75 UI) di ossitocina 4 volte all'inizio della lattazione. La prima iniezione è stata somministrata tra le 12 e le 20 ore (in media 16 ore) dopo la nascita dell'ultimo suinetto, e successivamente sono state somministrate due iniezioni al giorno, alle 08:00 e alle 16:30, per un totale di 4 iniezioni. Le figliate sono state omogeneizzate a 11 ± 1 suinetti il giorno 2 (il giorno 1 era il giorno del parto) e sono state pesate due volte il giorno 2 (con un intervallo fisso di 8 ore) e una volta i giorni 7, 14, 21 (svezzati il 22 ) e 35 dopo il parto. I suinetti lattanti non avevano accesso al mangime. Sono stati raccolti quattro campioni di latte, due al giorno 2 di lattazione (mattina e pomeriggio) e uno al giorno 4 e 5. È stata determinata la composizione di sostanza secca, energia, grassi, proteine, immunoglobuline G e A, lattosio, sodio, potassio. e le concentrazioni del fattore di crescita IGF-1.
A 8 ore dalla prima iniezione di ossitocina, sono state osservate grandi differenze nella composizione del latte dovute al trattamento. Il latte delle scrofe che ricevevano ossitocina conteneva più proteine, immunoglobuline G e A, IGF-1 ed energia rispetto al latte delle scrofe di controllo. Anche il rapporto sodio/potassio era molto più alto, indicando una maggiore apertura (cioè permeabilità) tra le "giunzioni strette" mammarie. Queste differenze erano transitorie perché non erano più presenti il giorno 4 di lattazione. L'aumento di peso dei suinetti non differiva tra i gruppi di trattamento, ma si è osservata una tendenza ad una minor incidenza di mortalità prima dello svezzamento nelle figliate delle scrofe che ricevevano ossitocina. È importante ricordare che il numero di figliate utilizzate non era abbastanza grande per poter trarre conclusioni sull'effetto del trattamento sulle prestazioni degli animali.
Da questo studio possiamo concludere che una sola iniezione di una dose alta di ossitocina somministrata entro le 16h successive alla fine del parto, prolunga la fase di colostro, poiché c'è un miglioramento della qualità del latte all'inizio della lattazione. Gli aumenti delle concentrazioni di immunoglobuline e fattore di crescita IGF-1 nel latte sono particolarmente importanti perché hanno effetti benefici sullo stato immunitario e sullo sviluppo del sistema digestivo nei suinetti appena nati. Questa è una nuova scoperta nei suini, quindi non è stata ancora stabilita la dose minima di ossitocina necessaria per causare questi effetti positivi, così come l'impatto di questo trattamento sulle prestazioni e sulla salute delle scrofe e dei loro suinetti.