X
XLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0
Leggere questo articolo in:

Controllo della PRRS mediante vaccinazione e management ottimizzato: 3 casi clinici...

Nonostante l'uso della vaccinazione sia efficace per stabilizzare i riproduttori, l'eliminazione del virus della PRRS dagli svezzamenti si può raggiungere se la vaccinazione e la disinfezione/ depopolamento parziale poggiano su una stretta implementazione di tutte le procedure di gestione, inclusa quella del Tutto Pieno-Tutto Fuori...

22 Maggio 2017
X
XLinkedinWhatsAppTelegramTelegram
0

Introduzione

La sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini (PRRS) è molto diffusa negli allevamenti danesi e si utilizzano varie metodiche per il controllo del virus della PRRS (PRRSV) (figura 1). Uno di queste è usare la vaccinazione a tappeto con un vaccino vivo seguito da un protocollo di depopolamento parziale. Tutte le scrofe, scrofette, verri e a volte i suinetti, vengono vaccinati almeno due volte (a tappeto). L'obiettivo  è stabilizzare il virus nelle scrofe e svezzare suinetti negativi al virus della PRRS. Le sezioni di svezzamento ed ingrasso positivi alla PRRS si svuotano, si puliscono e si disinfettano prima dell'arrivo dei suinetti negativi.

 

Obiettivi dello studio

Indagare sulla dinamica, persistenza e caratteristiche genetiche dei virus della PRRS in 3 allevamenti di suini in Danimarca che continuavano ad essere PRRS positivi, nonostante i vari tentativi di stabilizzazione degli allevamenti stessi. Inoltre, volevamo confrontare diversi tipi di campioni per l'identificazione del virus a differenti gruppi di età.

Metodo

Allevamenti

L'allevamento 1 è una scrofaia SPF (indenne da patogeni specifici) con 1.500 capi e produzione di suinetti fino a 30 kg. La stabilizzazione della PRRS fu tentata nel gennaio 2013. Le scrofe ed i suinetti in svezzamento furono vaccinati con vaccino vivo nei confronti del PRRSV-2. Lo svezzamento fu svuotato, lavato e disinfettato con un vuoto sanitario di 4 settimane. Da allora le scrofe fuono vaccinate 2 volte / anno, con l'ultima vaccinazione a maggio 2016 (solo le scrofe furono vaccinate in questa occasione). L'allevamento fa autorimonta in una struttura esterna.

L'allevamento 2 è un allevamento SPF con 700 scrofe e produce principalmente suini da 30 kg. Il propietario ha acquistato l'allevamento nel 2012 e vaccinò tutti gli animali appena acquistati (scrofe e scrofette). I problemi con il PRRSV iniziarono nel 2014, principalmente nei suinetti svezzati con un aumento della mortalità fino al 22%. In aprile 2016, tutte le scrofe furono vaccinate e rivaccinate a distanza di 4 settimane più tardi con vaccino vivo nei confronti del PRRSV-2. Inoltre, i suinetti a 10-12 giorni di età furono vaccinati con vaccino vivo. La vaccinazione dei suinetti è avvenuta a giugno 2016. Si rafforzò l'applicazione di azioni di management corrette come McRebel già dall'inizio della vaccinazione. Tutte le scrofette acquistate da un allevamento PRRS negativo con età tra 12-23 settimane, furono vaccinate e lasciate in quarantena per 8 settimane.

L'allevamento 3 è un allevamento convenzionale con 1.100 scrofe che vende suinetti a 30 kg. I problemi di PRRSV sono iniziati nel 2002-2003. I sintomi clinici osservati furono principalmente gli aborti. L'allevamento aveva incominciato a cercare di eliminare il PRRSV anni fa, vaccinando tutti i suinetti svezzati con vaccino vivo PRRS ( PRRSV-2) durante un periodo di 4-5 mesi. Più tardi, ad aprile 2015, tutte le scrofe furono vaccinate e rivaccinate dopo 4 settimane. Tutte le scrofette furono acquistate da allevamenti PRRS positivi (PRRSV-1 e PRRSV-2) all'età tra 21-24 settimane. Le scrofette sono state vaccinate nei confronti del virus PRRS tipo 1 e tipo 2, quando avevano 10-12 settimane di vita. All'arrivo, le scrofette non sono state sottoposte a quarantena.

Disegno dello studio

Questo studio transversale si realizzò a settembre/ottobre 2016, quando gli allevamenti furono analizzati per verificare lo status nei confronti della PRRS in differenti gruppi di età (suini da 0, 4, 8 e 12 settimane di vita). Lo studio fu suddiviso in 2 parti: una associata alla valutazione visiva clinica (questionario e registrazione sintomi clinici) e una valutazione di laboratorio con identificazione, caratterizzazione genetica del virus mediante la raccolta di campioni di sangue, tonsille e siero proveniente dal cordone ombelicale (PUCS- placenta umbilical cord serum- ). I campioni furono testati per il PRRSV mediante RT-PCR quantitativa nei campioni e pools e alcuni campioni sono stati scelti per il sequenziamento con l'obiettivo di valutare le variazioni genetiche (Sanger e Next-Generation Sequencing).

 

Risultati

Nessun allevamento seguiva tutte le procedure di management consigliati (per esempio, l'allevamento 1 non praticava il TP - TV in sala parto e non aveva una routine restrittiva dello spostamento dei suinetti tra lotti. Gli allevamenti 2-3 non seguivano il TP-TV in svezzamento e nell'allevamento 3 nessun operatore lavava le mani e o stivali o cambiava i propri indumenti tra i vari reparti produttivi.

Tutti i campioni di siero del cordone ombelicale (PUCS) furono PRRS negativi alla PCR. I campioni di siero furono positivi per l'allevamento 1  (12 settimane), allevamento 2 (8 e 12 settimane) e l'allevamento 3 (4, 8 e 12 settimane) (tabella 1). Ci sono state delle corrispondenze totali tra i risultati del test dei pools di siero e i campioni delle tonsille all'età di 12 settimane, tuttavia, i valori di Ct dei campioni di siero furono significantemente più bassi (p = 0,003) rispetto ai campioni delle tonsille. Il sequenziamento di Sanger (ORF5) ha rivelato il 98,8-99,5% di omologia con il ceppo vaccinale nei confronti del PRRSV-2. Non si evidenziarono varianti virali ( o quasi specifici).

 

Tabella 1. Risultato delle analisi PCR quantitativa del siero del cordone ombelicale, siero del sangue e campioni di tamponi tonsillari.

  0 settimane 4 settimane 8 settimane 12 settimane
Allevamento 1        
PUCS 0/14 - - -
SIERO - 0/6 0/6 5/6
TONSILLA 0/12 - - 5/6
Allevamento 2        
PUCS 0/12 - - -
SIERO - 0/6 4/5 6/6
TONSILLA 0/12 - - 6/6
Allevamento 3        
PUCS 0/16 - - -
SIERO - 3/6 2/6 6/6
TONSILLA 0/12 - - 6/6

 

Discussione/conclusioni

Nessuno dei 3 allevamenti seguiva i protocolli McRebel in maniera stringente e tutti erano PRRSV-2 positivi. Tuttavia, vennero osservati pochi segni clinici nei suini, mostrando che i segni clinici non erano un buon indicatore dello status del PRRSV in queste popolazioni. Nessuno dei suinetti sottoposti a prelievi nella prima settimana di vita era positivo al PPRSV, il che indica che le 3 popolazioni di scrofe erano realmente stabili. I campioni di sangue sembravano più sensibili rispetto ai campioni di tonsille per rilevare il PRRSV. Le sequenze del virus circolante nei 3 allevamenti avevano una similitudine molto alta con il ceppo vaccinale, indicando che il ceppo vaccinale circolava negli allevamenti.

Nonostante l'uso della vaccinazione sia efficace per stabilizzare i riproduttori, i risultati di questo studio mettono in risalto il fatto che l'eliminazione del virus PRRS dallo svezzamento si può raggiungere solo se la vaccinazione delle scrofe, la disinfezione e depopolamento parziale poggiano su una stretta implementazione di tutte le procedure di management raccomandate, incluso il TP/TF.

Commenti sull'articolo

Questo spazio non è dedicato alla consultazione agli autori degli articoli, ma uno spazio creato per essere un punto di incontro per discussioni per tutti gli utenti di 3tre3
Pubblica un nuovo commento

Per commentare ti devi registrare su 3tre3 ed essere connesso.

Non sei iscritto nella lista la web in 3 minuti

Un riassunto settimanale delle news di 3tre3.it

Fai il log in e spunta la lista

Articoli correlati

Prodotti associati al negozio on line

Il negozio specializzato in sunicoltura
Supporto e Servizio tecnico specializzato
Oltre 120 marchi e fabbricanti
Non sei iscritto nella lista la web in 3 minuti

Un riassunto settimanale delle news di 3tre3.it

Fai il log in e spunta la lista