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Costi di Produzione nei Siti 2 e 3: Quali dati sono importanti? (I)

Nel 1° Articolo abbiamo visto nel dettaglio gli aspetti economici del Costo di Produzione di 1 suinetto svezzato. Ora vediamo nei prossimi 2 Articoli la gestione economica del Sito 2 e 3...

L'importanza del Costo di Produzione

Tutti sappiamo dell’ importanza del Costo di Produzione nel settore suinicolo. Per rimanere competitivi, diventa indispensabile fare una buona gestione tecnico-economica della nostra azienda, e per questo motivo è necessario conoscere il costo di produzione ed i punti in cui migliorare per quanto riguarda l’Efficienza Produttiva.

Nel 2022, il Costo di Produzione in Italia e in altri paesi del mondo, è aumentato intorno al 35%, soprattutto per l’aumento del prezzo delle materie prime. Altre spese come l’energia o il valore pagato per alloggio e gestione degli animali sono anch’esse aumentate. Inoltre, ci sono stati più problemi sanitari che hanno provocato una diminuzione della produzione dei suini italiani.

Tutto questo ha anche provocato un aumento della “forbice” del costo tra allevatori. Ora, i produttori “efficienti” sono in grado di produrre ad un meno 10% di costo, rispetto a quelli meno “efficienti”. Questo significa un risparmio di circa 40 € per suino macellato da 170 kg circa, e una maggiore capacità di superare situazioni difficili ed investire ancor di più nella propria efficienza produttiva.

Nell’Articolo scorso, si parlava del Costo di Produzione nel Sito 1. Adesso, proseguiamo per spiegare la gestione tecnico-economica delle fasi di Svezzamento (S2) ed Ingrasso (S3). Nel prossimo articolo parleremo della ripercussione e variabilità dei diversi fattori.

Grafico 1. Spesa globale per un suino di 173 kg divisa per fase produttiva
Grafico 1. Spesa globale per un suino di 173 kg divisa per fase produttiva

Quali sono i dati indispensabili per analizzare il costo di produzione nei siti 2 e 3?

Avere informazioni aggiornate, affidabili e ben categorizzate è la base d'un sistema di gestione tecnico-economica, il cui scopo deve essere supportare i gestori dell’allevamento a prendere le migliori decisioni volta per volta. I dati fondamentali per una gestione tecnico-economica sono molto più semplici rispetto a quanto si è visto nel Sito 1 e si possono dividere in:

  • Giacenze e spostamenti d’animali (inventario, data e peso allo spostamento, trasferimento o vendita)
  • Spese specifiche della fase produttiva
  1. GIACENZE E SPOSTAMENTI DI SUINI

Nelle fasi di svezzamento ed ingrasso, i dati da raccogliere sono gli stessi, ossia:

  • Suini in entrata: numero e peso. Suini introdotti, provenienti dalla scrofaia o dallo svezzamento.
  • Animali in uscita: numero e peso. Animali spostati durante il periodo di accrescimento/ingrasso ad altre fasi o siti produttivi o, più frequentemente, al macello.
  • Giacenza iniziale/finale d’animali: numero e, se possibile peso. La giacenza vuol dire contare fisicamente i suini presenti nei capannoni o stimarli con una certa sicurezza oppure, se la registrazione dei morti è affidabile, sottraendoli a fine mese dalla giacenza iniziale:

Giacenza finale = giacenza iniziale + animali introdotti – animali spostati – morti

E’ consigliabile però, almeno ogni 6 mesi, realizzare l’inventario "fisico" per evitare sorprese.

2.SPESE SPECIFICHE DELLA FASE

Consideriamo come spese mensili, tutte le fatture arrivate nello stesso periodo. Le spese del sito 2 e 3 si dividono in: mangime, farmaci, alloggio e gestione.

  • Mangime: Quantità (chili) ed importo, suddiviso per tipologia di mangime (1° fase, 2° fase, ecc…) o totale della fase. Se abbiamo il dettaglio per tipo di mangime, sarà possibile analizzare la distribuzione del consumo, cioè la quantità utilizzata per capo di ogni tipologia. Questa analisi è importantissima per il sito 2, dove c’è una differenza rilevante di prezzo tra le diverse fasi o tipi di mangimi.
  • Farmaci: tutta la spesa di farmaci e materiale sanitario. Include vaccini, antibiotici, probiotici, disinfettanti, ecc…
  • Alloggio e gestione: sono tutte le spese legate all’alloggio e alla gestione degli animali. A differenza delle spese specifiche d'ogni fase, queste sono relativamente indipendenti dal livello di produzione (aumentare del 3% il numero d’animali richiederà un 3% in più di mangime, ma non necessariamente più Personale o Manutenzione). Queste spese si possono dividere tra:
    • Fisse: quando il proprietario dei suini è lo stesso dell’allevamento. Comprende le spese d’energia (elettricità, combustibile, acqua), personale , manutenzione, liquami, rifiuti ed ammortamento / affitto.
    • Soccida: valore pagato per il periodo di gestione. Può essere fisso (per posto) o variabile (per suino).
    • Spese generali: sono tutte le spese aziendali che non sono propriamente dell’allevamento (trasporto dei suini, oneri finanziari, personale amministrativo, servizi tecnici/veterinari, consulenze, ecc...)

Organizzazione e gestione dei dati

I dati aziendali (produzione, giacenze e spese) sono indispensabili però, non sono sufficienti per una gestione tecnico-economica efficace. Utilizzare un metodo di raccolta che permetta di avere informazioni in tempo reale e di forma organizzata è infatti estremamente importante Alcuni consigli:

  • Dalla nostra esperienza, il periodo di tempo basilare per raccogliere i dati è il mese. Questa frequenza ci aiuta a stabilire una routine nella raccolta e, soprattutto, ci permette di avere a disposizione dei reports produttivi ed economici sempre aggiornati, grazie ai quali è possibile rilevare e reagire precocemente possibili incidenze nella produzione. ,
  • Dividere l’informazione per capannone o gruppi di capannoni o settori. In questo modo, c’è la possibilità di fare un’analisi dettagliata dell’azienda.
  • Come criterio generale, e per semplificare gli aspetti amministrativi, consigliamo la raccolta dei dati delle spese basandosi sulle fatture che arrivano in quel mese, anche se a volte è possibile che il loro importo venga in realtà spalmato su un periodo più lungo (per esempio il mangime). La differenza (acquisto - consumo) si compenserà o si diluirà nei mesi, e non sarà rilevante nell’analisi d'un periodo di 3-6 mesi.

Riassumendo…

  1. Si tende a sottovalutare l’importanza di raccogliere dati produttivi ed economici affidabili e periodici, consultabili in tempo reale... Raccogliere dati incompleti e senza regolarità non consentirà di avere una buona gestione economica.
  1. I dati sono indispensabili, ma non è tutto. Un sistema di gestione economica, per essere efficace, deve consentire la valutazione precisa ed obiettiva delle ripercussioni economiche dei vari fattori zootecnici. In questo modo sarà più facile identificare i punti di inefficienza e decidere quali misure implementare per migliorare tali criticità.
Grafico 2
Grafico 2

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