Articolo commentato
Effect of lactation length caused by the management production system on piglet performance until slaughter. S. López-Vergé, J. Gasa, J. Coma, J. Bonet, D. Solà-Oriol. Livestock Science 224 (2019) 26–30
Leggi il riassunto dell'articolo
Commento
Secondo la legge sul benessere degli animali, i suinetti non possono essere svezzati di routine prima di 28 giorni o 21 giorni se sono disponibili strutture adeguate o per motivi sanitari. Le lunghe lattazioni (media 28 vs 21 ds) favoriscono la crescita ed il successivo sviluppo del suinetto, per questo motivo sono da preferire con scrofe iperprolifiche, ma non necessariamente ottimizzano la produttività della scrofa. Inoltre, la durata della lattazione può influenzare sia il peso vivo del suino al momento della macellazione che la sua variabilità. D'altra parte, uno dei principi base della moderna suinicoltura è quello di strutturare la produzione in lotti, mantenendo insieme i suini della stessa età, per minimizzare i problemi sanitari e quindi soddisfare al meglio le loro esigenze: nutrizionali, ambientali ... In questo contesto produttivo, la dispersione dei parti, che si verifica in ogni lotto di produzione, determina indirettamente la durata della lattazione dei suinetti. Nel migliore dei casi, i parti di un lotto avvengono solitamente in un periodo di 3 giorni e nel peggiore dei casi possono superare la settimana...
L'obiettivo di questo studio osservazionale è quello di valutare l'effetto della durata della lattazione di scrofe dello stesso lotto produttivo, sulla crescita successiva dei loro suinetti e sul loro peso a 165 giorni di età...
Sono stati seguiti alla macellazione circa 800 suinetti dello stesso lotto provenienti da un allevamento di 500 scrofe gestite in bande di 4 settimane. La durata della lattazione variava tra 18 e 28 giorni, con un maggior numero di suinetti tra 21 e 23 giorni. I risultati indicano che una differenza di 2,4 kg di peso vivo allo svezzamento (LWW), si amplia a 9,4 kg a 165 giorni. Il peso corporeo alla fine dello svezzamento(PVS) (64 giorni) mostra una relazione lineare con il PVS che diventa curvilineo con il peso vivo a 125 e 165 giorni di età. La durata della lattazione ed il PVS che massimizzano il peso vivo a 165 giorni sono rispettivamente di 25,5 giorni e 6,88 kg / suinetto. Tuttavia, questi risultati sono stati ottenuti con scrofe che svezzano fino a 11 suinetti per figliata e in nessun caso possono essere estrapolati a scrofe iperprolifiche che svezzano più suinetti.
Le conclusioni principali sono due; la prima, i suinetti nati per primi nel lotto di parti, godono di lattazioni più lunghe ed hanno la possibilità di arrivare prima o con più peso alla macellazione; in secondo luogo, più la banda dei parti si dilata, maggiore è la variabilità del peso alla macellazione. I risultati sulla durata della lattazione (25,5 giorni) compatibile con il peso vivo ottimale a 165 giorni potrebbero non essere conclusivi, in quanto si tratta di uno studio osservazionale condotto in condizioni commerciali con un piccolo numero di suinetti con lattazioni superiori a 24 giorni e la maggior parte di loro da scrofe di 1° parto. Lo sono però se guardiamo al programma di gestione, nel senso che i parti delle primipare, che spesso non coincidono totalmente con quelli delle scrofe pluripare, si cerca di inglobare all'inizio della banda e quindi hanno lattazioni più lunghe. Insomma, rendere i lotti dei parti il più raggruppati possibile nel tempo, senza la necessità di sincronizzarli farmacologicamente, favorisce le performance produttive dei suinetti in svezzamento e all'ingrasso e riduce la variabilità dei pesi al macello.
Riassunto dell'articolo commentatoEffect of lactation length caused by the management production system on piglet performance until slaughter. S. López-Vergé, J. Gasa, J. Coma, J. Bonet, D. Solà-Oriol. Livestock Science 224 (2019) 26–30 Metodi: Poiché, in condizioni commerciali, lo svezzamento viene solitamente effettuato in un giorno fisso per tutte le scrofe dello stesso lotto, le figliate hanno giorni di lattazione diverse, a seconda della data del parto. I giorni di lattazione influiscono sul peso corporeo del suinetto e si ipotizza che possano influire anche sul peso alla macellazione. L'obiettivo di questo studio è quello di osservare l'effetto della durata della lattazione delle scrofe dello stesso lotto sulle prestazioni dei suinetti allo svezzamento ed a 165 giorni di età. Sono stati utilizzati un totale di 796 suinetti d'incrocio di entrambi i sessi [Pietrain x (Landrace x Large White)] di 92 scrofe (da 1 a 7 parti), pesandoli individualmente dalla nascita alla macellazione. Il peso di ciascun suino è stato aggiustato utilizzando il modello a doppio esponenziale di Gompertz (BW = A * exp (-exp (b- (c * t)))), ed è stato stimato il peso corporeo al giorno 165 di vita di ciascun suino utilizzando questo modello per correggere l'effetto dell'età tra i suini. Le medie sono state calcolate utilizzando LSmeans. Utilizzando il Proc GLM di SAS, il peso alla nascita è stato aggiunto come una co-variabile e la durata della lattazione come un fattore. Risultati: L'effetto dei giorni di lattazione è risultato significativo allo svezzamento (P <0,001) e alla fine del ciclo (P <0,001). I risultati (kg di peso corporeo) allo svezzamento erano 4,7a; 5,3b; 5,6c; 6,0c e 7,2d kg e, a 165 giorni di vita, erano 92,3a; 96,4b; 98,0bc; 102,9d e 101,7cd kg per 18, 19–20, 21–22, 23-24 e > 25 giorni di lattazione, rispettivamente. La conseguenza è stata che una differenza di 2,4 kg allo svezzamento è aumentata a 9,4 kg al giorno 165. L'aumento della durata della lattazione da 18 a più di 25 giorni ha causato un significativo aumento lineare del peso corporeo allo svezzamento (P < 0,001) e una risposta quadratica a 165 giorni di età (P <0,001). Conclusioni: Si conclude che i suinetti provenienti dai primi parti di ciascun lotto, avendo più giorni di lattazione, producono suini più pesanti a 165 giorni di età; di conseguenza, abbreviare il periodo dei parti all'interno di ciascun lotto, senza necessariamente utilizzare sistemi di sincronizzazione artificiali, potrebbe aiutare a ridurre le differenze di peso alla fine del ciclo e potrebbe aiutare gli allevatori ad aumentare l'efficienza dell'allevamento... |