Chi non è riuscito ad intasare tutti gli abbeveratoi di uno svezzamento dopo aver stabilito una medicazione nell'acqua di bevanda?... Quante volte non abbiamo incolpato il prodotto utilizzato per tale compito?...
Bloccare gli abbeveratoi non è la cosa peggiore che ci possa capitare, infatti se questo accade sapremo che i suini non hanno avuto né acqua né medicazione. Ma a volte i farmaci falliscono senza sapere il perché... È in queste situazioni che compaiono i dubbi: dubitiamo del prodotto, della dose, dell'addetto che ha somministrato il farmaco o anche della diagnosi, visti gli scarsi risultati ottenuti...
Una molecola per essere solubile in acqua deve potersi ionizzare, se non ha radicali ionizzabili precipiterà e si depositerà sul fondo, nel caso di medicazione in una vasca di deposito. Questo è ciò che accadrebbe se provassimo a utilizzare un farmaco in una presentazione "premix" nell'acqua di bevanda...
Una molecola in grado di ionizzare a contatto con l'acqua sarebbe un sale, per esempio, e questa è una delle presentazioni più comuni di farmaci solubili. Un sale si dissocerà in due tipi di radicali: acido (positivo) e basico (negativo). Non tutte le molecole utilizzate si dissociano dando la stessa quantità di radicali acidi e basici. Questa caratteristica di dissociarsi in radicali più o meno acidi è espressa dalla costante pKa. Più piccola è questa costante, più acido è il carattere della molecola. Quindi, con un pKa di 2,7 (quello della fenossimetilpenicillina) la molecola sarà considerata come un acido, mentre con un pKa di 7,6 (quello della lincomicina) sarà considerata come una base. Quando il pH del mezzo in cui è disciolto corrisponde al suo pKa, la molecola sarà ionizzata al 50%. Per avere una buona soluzione, la ionizzazione dovrebbe essere totale. Così,
- una molecola che ha un carattere basico debole ionizzerebbe meglio in un pH acido (acque da terreni granitici).
- una molecola con un carattere acido debole ionizzerà meglio in un mezzo basico (acque da terreni calcarei).
Tra le molecole che potremmo classificare come acidi deboli troviamo:
Ampicillina, fenossimetilpenicillina, amoxicillina, chinoloni, ecc...
Tra le molecole che potremmo classificare come basi deboli troviamo: Macrolidi, lincosamidi, tiamulina, tetracicline, ecc...
In pratica può essere interessante acidificare o neutralizzare leggermente l'acqua di bevanda per migliorare la solubilità dei prodotti utilizzati.
Tip: Per evitare problemi con molecole di tipo base debole come le tetracicline, l'acidificazione dell'acqua potabile sarebbe una misura raccomandata.
Nel caso di sostanze classificate come acidi deboli come l'amoxicillina, l'ampicillina o la fenossimetilpenicillina, è consigliabile evitare il loro utilizzo in acque acidificate (molto frequente nelle fasi precoci come il post-svezzamento).
Infatti acque fortemente acide (pH < 5) potrebbero addirittura limitare la capacità di queste sostanze, pregiudicando i risultati ottenibili con questi farmaci.