Il caso descritto ha avuto inizio a novembre 2013 a Balanguer, provincia di Lleida ( nordest della peninsola iberica). Si tratta di un allevamento che produce lattoni da 18 kg. Oggi sono presenti 1000 scrofe produttive.
Questo allevamento fa la propria rimonta a partire dalle gran parentali; durante l'adattamento alla legge sul benessere (Direttiva 2001/88/EC) si è deciso di passare da 600 a 1200 scrofe. Era quindi previsto l'arrivo di scrofette dall'esterno. L'ultimo lotto di scrofette in entrata era stato a maggio 2013. Sono state introdotte nella quarantena esterna 100 soggetti F1 e 50 GP, di circa 5,5 mesi di età ed erano PRRS negative. Dopo una settimana di isolamento, è stato applicato un piano vaccinale per PRRS, Influenza, Aujeszky, Parvovirus e Mal rosso e Micoplasma. Le nuove riproduttrici sono entrate in allevamento dopo 10 settimane di quarantena esterna e si iniziò a coprirle.
Box con scrofe gravide idonei alla legge del Benessere Animale
La produzione media accumulata durante l'anno 2013 è stata di 28,2 suinetti svezzati per scrofa per anno. E' un allevamento che ha ottimi risultati nonostante non utilizzi genetiche considerate iperprolifiche.
Lo status sanitario dell'allevamento è PRRS positivo e Mycoplasma hyopneumoniae positivo.
Piano Vaccinale
Le scrofe vengono vaccinate per la PRRS con vaccino vivo a 7 giorni dopo il parto e a 50 giorni di gravidanza. Quattro anni fa, il piano vaccinale era a tappetto e poi si passò alla vaccinazione durante il ciclo produttivo.
Inoltre si vaccina per Influenza, PV-MR, Aujeszky.
I suinetti sono vaccinati per Mycoplasma hyopneumoniae, con una sola dose e PCV2 a 3 settimane di età.
Comparsa del caso
Il 6 novembre 2013 nel pomeriggio abbiamo ricevuto un avviso di 4 aborti. Siamo andati in allevamento il giorno dopo al mattino e abbiamo effettuato una visita. Il giorno stesso hanno abortito altre 3 scrofe.
L'allevatore ci ha fatto vedere a computer dove erano localizzati gli aborti; il 35% delle scrofe tuttavia non erano entrate nell'autoalimentatore, quando il normale è che alle 9h, almeno il 90% delle scrofe abbiano già mangiato.
Siamo andati in gestazione e abbiamo constatato come molte scrofe, circa il 50% erano apatiche e mostravano febbre alta (39,5 – 40,5 ºC). Abbiamo raccolto campioni di sangue delle 4 scrofe abortite il giorno prima.
I primi 4 aborti furono di scrofe da 53 a 102 giorni di gestazione. Il restante dell'allevamento, sale parto e svezzamento, si presentavano normali.
Abbiamo consegnato al laboratorio i prelievi e chiesto un pool delle 4 scrofe per la PRRS PCR. In giornata arrivò il risultato:positivo.
L'elevata prevalenza, la febbre e la velocità con cui gli animali si sono ammalati ci facevano sospettare che ci fosse anche l'Influenza.
La popolazione di scrofette e gp , sono localizzate in box diversi, ma nello stesso capannone.Questi animali non mostravano problemi.
Con i risultati in mano, ci è venuto un dubbio. Una delle scrofe, che aveva abortito a 53 giorni di gravidanza era stata vaccinata con vaccino vivo di PRRS il lunedi, due giorni prima dell'aborto. Allora abbiamo chiesto al laboratorio di eseguire la PCR singola della scrofa vaccinata ed un pool delle altre 3.
Il venerdì alle ore 16 abbiamo avuto i risultati. La PCR PRRS del pool era negativa e la scrofa vaccinata era positiva. E allora? Era veramente la PRRS la causa degli aborti? O la scrofa vaccinata aveva abortito per una reazione vaccinale e non c'entrava con gli altri aborti?
Ci mancavano informazioni, ma il venerdì - 2 giorni dopo i primi casi- hanno abortito altre 6 scrofe. In questo caso, tutte scrofe gravide tra 88 e 105 giorni. 5 scrofe hanno antecipato il parto a 110 giorni.
Parti prematuri nei box gestazione
Ci sono stati altri 13 aborti il sabato e altri 4 parti prematuri. Le scrofe avevano febbre (38,8 - 40,5 ºC). La cosa stava prendendo una brutta piega. Siamo ritornati il sabato mattino in allevamento e abbiamo raccolto 15 campioni di sangue di scrofe prelevati dalla coda nei box, e per dare un'idea della febbre, diverse scrofe non si muovevano nemmeno durante il prelievo. Abbiamo iniziato con un trattamento anti-piretico in gestazione con un dosaggio di paracetamolo più elevato:60 mg/ kg di peso vivo/giorno, dato che il consumo di acqua era inferiore al normale. Nei box delle scrofe più avanti in gravidanza, c'erano molte scrofe con la febbre e le più colpite sono state iniettate con ketoprofen. A fine settimana avevamo chiuso con 21 aborti.
Il lunedi mattino presto abbiamo consegnato i campioni in laboratorio e dopo siamo tornati in allevamento. Le scrofe avevano meno febbre, nessuna arrivava a 39,5 ºC. Le scrofe che dovevano partorire nel fine settimana avevano iniziato il parto a 110 giorni di gestazione. I suinetti logicamente erano immaturi e la maggior parte morì.
Abbiamo deciso di fare alcuni tamponi nasali delle scrofe che hanno abortito utilizzando il FluKit in allevamento. Il risultato fu negativo. Abbiamo inviato in contemporanea i tamponi al laboratorio per la diagnosi di Influenza con PCR.
Diagnosi di Influenza fatta in allevamento
Alle 15 sono arrivati i risultati dei camponi di sangue prelevati il sabato.
I nostri sospetti si sono sciolti, il laboratorio ha inviato il risultato delle PCR di tutti i pool ed il risultato fu positivo per la PRRS. Nel pomeriggio stesso abbiamo vaccinato a tappeto tutto l'allevamento con un vaccino vivo e abbiamo avvisato gli allevamenti vicini dell'episodio di PRRS confermato. Questa è stata un misura portata a termine dall'Universita di Lleida e del GSP (Grup de Sanejament Porcí), perche crediamo che la sanità sia di tutti e che tra i veterinari delle differenti aziende si possano sommare gli sforzi a beneficio della collettività locale.
Il martedi le PCR dei tamponi nasali erano concluse con risultato negativo per l'Influenza.
E stato sorprendente la velocita ed efficienza con cui il laboratorio ha elaborato le analisi. Prima ci si impiegava più tempo, oggi al massimo in 24 ore abbiamo il risultato, quindi diventa uno strumento importantissimo per la presa di decisioni.
Durante la settimana 46 ci sono stati alcuni aborti qua e là, chiudendosi con 14 in totale. Il problema si stava spostando in sala parto, la prolificità è diminuita a meno di 10 suinetti nati vivi e la mortalità raggiunse il 20%.
Calo della prolificità e della vitalità dei suinetti in diverse figliate colpite dall'episodio, suinetti con evidenti sintomi di ipotermina ed inanizione.
La settimana 47 si è chiusa con 6 aborti: continuarono i parti prematuri.
Dalla settimana 48 sembra che la situazione migliori. Non ci sono stati aborti ed i parti erano normali.
Sono state prese le seguenti misure:
- Sacrificio dei suinetti poco vitali.
- Limitazione delle adozioni alle prime 72h e solamente dentro la stessa sala.
Dopo 4 settimane dalla vaccinazione PRRS a tappeto, tutte le scrofe sono state rivaccinate. Questa decisione è stata fatta dal momento in cui abbiamo vaccinato la prima volta: molte scrofe presentavano febbre alta e abbiamo pensato che la risposta vaccinale potesse essere compromessa. L'obiettivo era fermare la viremia e la misura si è dimostrata positiva.
Abbiamo spostato la vaccinazione per Mycoplasma e PCV2 dei suinetti alla 5ª settimana di età per evitare la vaccinazione di suinetti viremici. Questo fu realizzato per 4 settimane, dopo di che si tornò a vaccinare con il protocollo originale, presumendo che la viremia fosse spostata in avanti e quindi con meno virus in sala parto.
A partire dai 30 giorni dalla rivaccinazione a tappeto, abbiamo eseguito analisi PCR sui suinetti per verificare che non ci fossero suinetti viremici in sala parto.
Una volta che i suinetti fossero negativi in sala parto, ossia PCR PRRS negativa, l'intenzione era di svuotare lo svezzamento.
Questo allevamento non aveva mai avuto un episodio acuto di tipo riproduttivo da 10 anni; le ricircolazioni erano presenti con sintomi respiratori in fase di svezzamento ma mai episodi di aborti.
Non si sa se l'origine del caso ha qualche relazione con l'introduzione della rimonta negativa per l'ampliamento dell'allevamento, destabilizzando in questo modo la popolazione. Ad oggi, il lotto delle giovani scrofe, che sono state coperte ad agosto, settembre ed ottobre non hanno avuto praticamente nessun aborto ed i parti sono stati buoni.
Dalla mia esperienza in altri episodi di PRRS in altri allevamenti, c'è stata una importante differenza in questo caso e che in principio ci ha confuso: la velocità della comparsa dei sintomi clinici nelle scrofe e la febbre elevata. La trasmissione del virus solitamente avviene lentamente,ma con il benessere ed i box, il contatto nasale viene intensificato tra le scrofe, per cui la rapida diffusione può essere spiegata in questo modo, rispetto agli animali tenuti in gabbie. Ecco perchè anche noi veterinari dobbiamo "adattarci" al benessere.
Ad oggi, fine del 2013, il problema riproduttivo sembra risolto, i parti sono normali, però troviamo suinetti con atassia in sala parto. Seguiremo l'anno nuovo con una battaglia in svezzamento.