Articolo
Effect of porcine circovirus type 2 (PCV2) infection on reproduction: disease, vertical transmission, diagnostics and vaccination. DM Madson and T Opriessnig. Animal Health Research Reviews 12(1); 47–65. doi:10.1017/S1466252311000053
Cosa si studia?
L'obiettivo dello studio di questo articolo fu quello di avere una visione generale degli effetti dell'infezione da PCV2 nelle scrofe per quanto riguarda la trasmissione verticale, i sintomi clinici, lesioni, diagnosi e controllo vaccinale.
Gli autori riassumono le conoscenze attuale sulle infezioni da PCV2 nelle scrofe e offrono un sistema di classificazione delle differenti perdite riproduttive associate al PCV2 e anche le infezioni subcliniche dei feti nell'utero.
Quali sono i risultati?
La presentazione clinica della perdita riproduttiva associata al PCV2 è variabile e dipende dal momento dell'infezione durante la gravidanza e dello stato immunitario della scrofa. I sintomi clinici più evidenti dell'infezione intrauterina da PCV2, sono i suinetti mummificati ed i nati morti. Gli aborti causati dal PCV2 sono rari e molto probabilmente dovuti ad una malattia sistemica della scrofa. La perdita riproduttiva causata dal PCV2 è più evidente nelle scrofette di primo ciclo, per esempio, in nuovi allevamenti.
L'infezione subclinica è molto più frequente ed indipendente dal numero di parti di una scrofa. In questo caso la scrofa ed i suinetti non mostrano sintomi evidenti, tuttavia, le performance riproduttive possono essere compromesse e l'allevamento si trova con un aumento di ritorni, calo della portata al parto, aumento dei suinetti nati deboli, ecc...
Quali sono le conclusioni di questo studio?
L'infezione da PCV2 deve essere considerata nella diagnosi differenziale delle perdite riproduttive nelle scrofe e anche in casi di scarsa performance riproduttiva o subottimale. Per la diagnosi di perdita riproduttiva associata al PCV2 è necessario seguire alcuni criteri: sintomi clinici (feti mummificati, suinetti nati morti, suinetti nati deboli, ecc...), lesioni macroscopiche nei tessuti fetali (cuore o tessuto linfoide) e rilevamento dell'antigene mediante DNA del PCV2 nei tessuti fetali. Per aumentare la possibilità di rilevamento del PCV2 nelle figliate colpite è necessario inviare da 4 - 6 suinetti mummificati, nati morti o deboli ad analizzare. Le infezioni uterine subcliniche possono essere identificate con campioni di sangue dei suinetti prima della prima poppata, dove si cerca il DNA(PCR) o gli anticorpi (ELISA, IFA) del PCV2.
La vaccinazione delle scrofe nei confronti del PCV2 può migliorare le performance riproduttive e ridurre le infezioni intrauterine dei feti. Per prevenire l'infezione intrauterina si devono vaccinare le scrofe prima della copertura o dopo lo svezzamento.
La visione di campo di Enric Marco Quando si pensa ai problemi riproduttivi, immaginiamo gli aborti o gravi situazioni di infertilità. Tuttavia, poche volte diamo peso ad un leggero aumento dei mummificati o dei nati morti, che possono essere associati ad una causa infettiva. Nel caso delle infezioni da PCV2, è da tempo che si sa che il virus può colpire le scrofe gravide, ma dal fatto che gli effetti dell'infezione sono poco visibili o poco frequenti, la vaccinazione delle scrofe è una pratica non routinaria e diffusa. Quello che è certo è che ogni volta di più gli allevamenti vaccinano le scrofette prima dell'entrata in riproduzione, per non correre il rischio di introdurre scrofette negative in un sistema vulnerabile all'infezione durante la gravidanza. Siccome la vaccinazione dei suinetti dà ottimi risultati, c'è sempre il rischio che l'infezione non circoli e dia luogo a lotti di scrofette negative. Molto probabilmente, lo stato immuntario degli allevamenti nei confronti del PCV2 è cambiato rispetto a prima della vaccinazione massiva dei suinetti. E' possibile che si inciampi in qualche sorpresa, sopratutto se non si vaccinano le scrofette! Tutte le infezioni intra-uterine in fasi avanzate di gestazione, possono lesionare il miocardio dei feti producendo miocarditi. Questo è il caso delle infezioni intrauterine da PPV, PRRS e anche da PCV2, come si commenta nell'articolo. Le miocarditi, quando sono leggere, possono non determinare la morte immediata dei feti, ma possono essere letali nel corso della vita del suinetto quando la domanda di ossigeno è in aumento. In altre parole, i suinetti infetti possono morire in fasi del ciclo dove l'accrescimento è elevato (per esempio: fasi finali dello svezzamento o inizio dell'ingrasso). Negli ultimi anni, abbiamo visto che una piccola percentuale degli allevamenti che continuano a vaccinare nei confronti del PCV2, si continuano ad osservare lesioni miocardiche in alcuni dei suinetti infetti. Potrebbe essere stata un'infezione intrauterina? Potrebbe essere che la vaccinazione delle scrofe limiti la comparsa di alcuni di questi casi? |