A volte quello che vediamo in una visita in un allevamento non sempre corrisponde con un risultato zootecnico. Un esempio è il livello elevato di solfati nell'acqua, che provoca diarrea diffusa, ma sembra non influenzare i risultati zootecnici.
E' stato possible verificare in un allevamento di 1200 scrofe a ciclo chiuso che ha sollecitato uno studio della qualità dell'acqua. Si usava acqua di pozzo, molto elevata in solfati (1.650 ppm) e avevano una unità di trattamento ad osmosi invertita.
Sono stati completati due studi di 4 settimane di durata con suinetti svezzati a 3 settimane di età.
Sono stati assegnati 12 box doppi e 1 box singolo per maschi castrati per ogni trattamento. Nell'esperimento 1, oltre a studiare la tipologia dell'acqua, sono stati valutati i sistemi di abbeverata - succhiotto vs tazza- mentre nell'esperimento 2, è stata studiata l'aggiunta di ZnO nel mangime. L'acqua di pozzo conteneva circa 3.100 ppm di TDS e l'acqua trattata con osmosi inversa 219 ppm. Le due "acque" avevano rispettivamente 1.650 e 29 ppm di solfato. I risultati sono evidenziati nella Tabella 1.
Tabella 1. Comparazione dell'effetto della somministrazione di acqua di pozzo o trattata con osmosi inversa sulle performance di suini svezzati.
Senza trattamento | Osmosi inversa | |||
Succhiotto | Tazza | Succhiotto | Tazza | |
Esperimento 1 | ||||
peso iniziale, kg | 5,97 | 5,85 | 5,73 | 6,06 |
peso finale, kg | 21,25 | 21,39 | 20,18 | 21,77 |
AMG, g/gg | 437 | 444 | 413 | 449 |
CMG, g/gg | 675 | 665 | 637 | 668 |
Incremento:mangimi | 0,651 | 0,672 | 0,650 | 0,673 |
Indice di conversione | 1,53 | 1,49 | 1,54 | 1,49 |
Consumo d'acqua, l/gg | 2,972 | 1,666 | 2,636 | 1,679 |
Esperimento 2 | ||||
Aggiunta di Zinco (3.000 ppm) | - | + | - | + |
peso iniziale, kg | 5,84 | 5,85 | 5,85 | 5,89 |
peso finale, kg | 19,36 | 18,54 | 19,37 | 19,33 |
AMG, g/gg | 410 | 385 | 410 | 407 |
AMG, g/gg | 674 | 607 | 654 | 642 |
Incremento:mangimi | 0,611 | 0,607 | 0,654 | 0,642 |
Indice di conversione | 1,64 | 1,65 | 1,53 | 1,64 |
Da questi dati risulta che l'acqua con elevato contenuto di solfato non ha avuto nessun effetto negativo sulle performance.
Le analisi dei tessuti dei suini sacrificati hanno rivelato che l'acqua con elevato contenuto di solftato ha ridotto il calcio nel tessuto cerebrale ed ha aumento il calcio nei reni e fegato, tuttavia i livelli degli altri minerali non sono stati alterati nel tessuto cerebrale, reni, fegato o muscolo.
Infine è stata misurata la digeribilità dei nutrienti durante gli studi, e come risultato la digeribilità apparente totale della sostanza secca, energia, azoto o fibra, nonostante la diarrea fosse presente.Questi risultati indicano che i suini hanno la capacità di tollerare livelli elevati di solfati nell'acqua, senza accusare effetti negativi sulla crescita, però presentano una diarrea osmotica evidente, come già dimostrato da molti altri studi (McLeese et al, 1992; Maenz et al, 1994; Veenhuizen et al, 1992; Gómez et al, 1995). Difatti, Maenz et al (1994) ha esposto simultaneamente suinetti di 28 giorni di età con elevati livelli di minerali nell'acqua potabile, in situazione di stress (freddo) non osservando effetti negativi.
Conclusioni
Esiste solamente una conclusione ragionevole a partire da questi esperimenti: i suini possono tollerare valori relativamente elevati di solfati nell'acqua senza accusare un calo di performance, sempre che la diarrea osservata non sia accompagnata da un agente patogeno. Se si osserva un calo di performance in presenza di acqua con elevati tenori di solfati, è necessario cercare altre cause.
Rimangono tuttavia molte domande senza risposta per quanto riguarda il tema della qualità dell'acqua nella produzione suinicola. Per esempio: livelli elevati di solfati hanno un effetto sulle scrofe e sui feti? I figli di queste scrofe sono più sensibili a diarree di origine infettiva? Al momento queste domande rimangono senza risposte.
JF Patience. Water quality issues in pork production. 2011 Allen D. Leman Swine Conference (157-164)