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Eliminazione della PRRS nelle scrofaie

Esistono 3 alternative potenziali per stabilizzare la scrofaia che sono già state collaudate nel tempo con successo. Le alternative hanno costi e metodologie molto distinte ed è necessario valutare economicamente la situazione per determinare qual'è la più adeguata per ogni caso.

Durante gli ultimi 20 anni la comunità scientifica e la professione veterinaria hanno identificato diversi metodi per eliminare il virus della Sindrome Riproduttiva e Respiratoria dei Suini (PRRSV) nelle scrofaie.Esistono 3 alternative potenziali per stabilizzare le sale parto che sono state già collaudate con successo nel tempo. Le alternative hanno costi e metodologie molto distinte ed è necessario valutare economicamente la situazione per determinare qual'è la più adeguata per ogni caso.

Le alternative sono:

  1. Depopolamento delle scrofe graduale allo svezzamento ad un sito esterno per preparare la rimonta; due settimane di vuoto sanitario tra le scrofe vecchie e nuove; depopolamento totale; depopolamento totale (Classico Modello di Depopolamento-Ripopolamento, la regola d'oro per il controllo delle malattie).
  2. Chiusura dell'allevamento, invio delle scrofe al macello al momento dello svezzamento, con rimonta esterna del 100% delle scrofe; il depopolamento si realizza per capannone. (Metodo conosciuto come Roll over, in cui in un periodo di 20 settimane si sostituisce completamente la popolazione delle scrofe, ma l'allevamento non rimane mai vuoto).
  3. Chiusura dell'allevamento con stabilizzazione durante almeno 30 giorni con rimonta esterna ad un ritmo normale ( Metodo conosciuto come "Rimonta, Chiudi ed Omogenizza O LCH in inglese).

Le tre opzioni si riassumono nelle tabelle 1 e 2. Affinché qualsiasi di questi 3 metodi abbia successo, sono necessari alcuni pre-requisiti. Per raggiungere l'eliminazione del virus, in primo luogo dobbiamo avere una fonte di rimonta che sia negativa alla PRRS. Inoltre il personale dell'allevamento deve avere le conoscenze basiche e delle risorse per applicare le misure di biosicurezza necessarie (controllo dell'infezione) in modo efficace. Questo significa che gli allevamenti automatizzati hanno più possibilità di successo rispetto ad altri. Ed infine, questi metodi sono stati progettati per la solo scrofaia o sito 1 che abbiano gli svezzamenti ed ingrasso fuori.

Tabella 1: Riassunto delle opzioni di controllo della PRRS per scrofaie: requisiti di base.

Rimonta delle Scrofe Periodo non produttivo Scrofette necessarie
Opzione Rischio
fallimento
Costo Chiusura allevamento Settimane con suini positivi Dimensione Durata Senza parti Produzione ridotta Quando Numero
1. Depopolamento con rimonta esterna Il più basso Il più alto 20 settimane 20 100% della dimensione dell'allevamento 24 settimane 5 settimane 20 settimane Ora 100% del censimento
2. Chiusura allevamento con sostituzione totale dei riproduttori Moderato Moderato 30 settimane 30 50% della dimensione dell'allevamento 20 settimane 1 settimana 30 settimane Ora 100% del censimento
3. Chiusura allevamento con percentuali di rimonta normali Il più alto Il più basso 30 – 60 settimane 30-60 25% della dimensione dell'allevamento 20-30 settimane Nessuna 30 a 60 settimane Almeno 15 settimane dopo l'inizio Percentuale di rimonta normale

Tabella 2: Riassunto delle opzioni per il controllo della PRRS per allevamenti da riproduzione: pro e contro ed aspetti economici.

Opzione Pro Contro Aspetti economici importanti
1. Depopolamento con rimonta esterna

- Elevato grado di successo
- Tempo conosciuto per avere suini negativi

- Costo elevato
- Necessità di un grande gruppo di rimonta
- Personale per preparare la rimonta
2. Chiusura dell'allevamento con rimpiazzo totale dei riproduttori - Tempo conosciuto per avere suini negativi
- Costo moderato
- Dimostrato che può funzionare
- Necessita di un elevato grado di compromesso da parte del personale dell'allevamento per mantenere la biosicurezza Quante possibilità ci sono di subire una reinfezione tenendo le scrofe vecchie e quelle da rimonta nello stesso sito e nello stesso tempo?
3. Chiusura dell'allevamento con percentuali di rimonta normali - Basso costo
- Semplice e facile da applicare
- Non si sa quanto tempo dovrà rimanere chiusa (impatto sullla popolazione)
- Potenziale di più suini PRRS+ nei sistemi svezzamento-ingrasso.
Quanto tempo si dovrà tenere chiuso l'allevamento per raggiungere lo status di negativo?

Se si allevano suini nello stesso sito nella quale abbiamo le scrofe, allora è necessaria l'eliminazione di tutti i suini positivi per avere successo, dato che i suini sarebbero una fonte di reinfezione per i riproduttori. L'eccezione si può avere nel modello LCH se si realizza un depopolamento dello svezzamento associato alla vaccinazione dei suinetti quando cominciano ad essere svezzati i primi suinetti non infetti. In questo caso, è vitale stabilire un flusso unidirezionale del personale e dei suini (dai più giovani ai più vecchi, assicurandosi che nessun scartino ritardatario ritorni nella fase precedente, sia che si tratti di sala parto o svezzamento). Affinchè il modello LCH funzioni è necessario un flusso di tutto pieno/tutto vuoto nei reparti e sale negli allevamenti a ciclo chiuso.

Uso del Depopolamento/Ripopolamento

Gli allevatori possono scegliere l'uso del depopolamento/ripopolamento per vari motivi 1) non amano il rischio e chiedono garanzie sul successo del progetto , 2) hanno altre malattie per le quali l'unica soluzione è il depoplamento (App) , 3) non credono che le proprie strutture o personale siano in grado di portare a termine altri metodi, 4) desiderano fare un miglioramento veloce della genetica o 4) la malattia è così grave che i costi superano i costi del depopolamento. Affinchè un depopolamento/ripopolamento abbia successo, oltre che pulire TUTTO l'allevamento è necessario assicurarsi che TUTTA l'attrezzatura (strumentazione d'uso in sala parto, lampade, ferramenta, ecc, ecc) sia sostituito o pulito a fondo e lasciato asciugare a ≥ 25°C durante 14 giorni prima dell'entrata di nuovi animali.

Uso del metodo "Rollover ”

Il metodo "rollover" è a metà strada tra il depopolamento/ripopolamento ed il modello LCH. Funziona bene in allevamenti che desiderino un avanzamento genetico assieme all'eliminazione della PRRS, ma non possono permettersi il costo di un depopolamento/ripopolamento. Affinchè questo modello funzioni le scrofe gravide devono essere alloggiate in un capannone separato dalle sale parto e deve esserci un locale esterno all'allevamento sufficientemente grande per ospitare il 100% delle scrofe. Il depopolamento in questo metodo si realizza capannone per capannone (non sala per sala) e comprende una settimana di vuoto tra gli animali "vecchi" e gli animali "nuovi". I procedimenti di disinfezione sono similari a quelli richiesti per il depopolamento/ripopolamento.

Uso del metodo “Entrata, Chiusura ed Omogeneizzazione" o LCH

Se le scrofette entrano nel capannone, con uno stato sanitario comune e si chiudono le entrate per altre introduzioni durante un periodo di almeno 30 settimane, si può ottenere l'eliminazione del virus PRRS. Questo metodo si basa sull'immunità degli animali che eliminano il virus in allevamento; il tempo di chiusura può essere variabile. Il monitoraggio dei suinetti allo svezzamento è fondamentale per assicurare che il processo non abbia errori, ossia non si possono introdurre nuove scrofette mentre i suinetti non sono ancora negativi, rischiando che l'infezione passi alla nuova rimonta non esposta al virus. La figura 1 mostra un cronograma e i passaggi per raggiungere una LCH di successo. La LCH funziona meglio in allevamenti in cui il virus PRRS è già stabile e questo permette di accorciare e rende più prevedibile il tempo di chiusura.

Figura 1: Esempio del cronogramma per l'eliminazione del virus PRRS con il metodo LCH.

Esempio del cronogramma per l'eliminazione del virus  PRRS con il metodo  LCH.

Riassunto

Ci sono molti modi per raggiungere l'eliminazione del virus PRRS da una scrofaia. Ognuno ha un costo/beneficio che deve essere valutato. Man mano che diminuisce il costo, il rischio di insuccesso aumenta. La conoscenza dello stato sanitario dell'allevamento ed il monitoraggio attento di tutto il processo sono necessari per qualsiasi delle 3 opzioni. In mani adeguate, i 3 metodi possono raggiungere un buon successo.

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